Dati 2016, fotografia del mercato italiano

Ieri su e-duesse abbiamo pubblicato una news sintetica sui numeri cinematografici del 2016. Vediamoli, ora, un po’ più nel dettaglio. Secondo i dati Cinetel, presentati a Roma durante la conferenza stampa congiunta di Anica, Anec, Anem con la partecipazione della Direzione Cinema del Mibact, il mercato è cresciuto del 6,06% in presenze (105,3 milioni) e del 3,86% in incassi (661,8 milioni di euro). Un trend positivo anche nei confronti del 2014 (uno dei peggiori anni per il cinema, va ricordato) con un incremento del 15,14% in presenze e del 15,04% per gli incassi. Cinetel che, lo ricordiamo, copre il 93% del mercato, stima che il totale che sarà certificato da Siae sarà di circa 112,5 milioni di spettatori (106,7 milioni nel 2015) per 688,5 milioni di euro (664,2 milioni nel 2015). Il prezzo medio del biglietto è stato di 6,28 euro contro i 6,19 euro del 2015.

L’andamento durante l’anno ha visto il primo trimestre raccogliere 40 milioni di spettatori per il 38% di quota di mercato; il secondo trimestre ha raggiunto i 19 milioni (18,10%); il terzo i 15,5 milioni (14,74%) e il quarto trimestre i 30,7 milioni di presenze (29,17%). Il mese che ha registrato più spettatori è stato gennaio per l’effetto Zalone con 20,4 milioni di spettatori davanti a dicembre con 10,9 milioni e febbraio con 10,2 milioni di biglietti venduti. Il mese più debole è stato luglio con 3,1 milioni di spettatori, seguito da agosto con circa 4,8 milioni di presenze.

Rimane sempre molto critica l’estate. Da giugno ad agosto sono stati incassati 78,7 milioni di euro per 12,7 milioni di presenze per una quota di mercato del 12%, in leggero calo rispetto al 2015.

Nel corso della settimana, il giorno più forte rimane la domenica con 25,4 milioni di presenze davanti al sabato con 23,6 milioni, al mercoledì con 14,4 milioni e al venerdì con oltre 12 milioni di biglietti venduti. Il giovedì, giorno di uscita dei film, è risultato il più debole con 9,4 milioni di spettatori. Appaiati il lunedì e il martedì con 9,8 milioni di presenze.

  • I numeri

Tra 2015 e 2016 sono cresciuti i film distribuiti, passati da 480 a 554. I film italiani, coproduzioni incluse, sono passate da 189 a 208 (e questo aumento dei film italiani è stato al centro degli interventi durante la conferenza stampa di ieri). I film in 3D sono saliti da 31 a 36 mentre i contenuti alternativi sono passati da 118 a 117. La quota di mercato del cinema italiano (coproduzioni incluse) è passata dal 20,74% al 29,05% sugli incassi e dal 21,35% al 28,71% sulle presenze (secondo risultato più alto degli ultimi cinque anni alle spalle del 2013). In calo la quota di mercato dei film americani, scesa dal 60% al 55% (percentuali analoghe per presenze e incassi). Cala il cinema europeo al 12% rispetto al 15% del 2015. Il Paese europeo con la quota maggiore è stato l’Inghilterra con il 7% di quota di mercato mentre la Francia è intorno al 2%.

Passo indietro – inatteso – per quanto riguarda i contenuti alternativi; nel 2015 avevano totalizzato 1,6 milioni di presenze per 14 milioni di incasso con una quota di mercato del 2,22% mentre l’anno scorso si sono attestati su 1,2 milioni di presenze per 10,8 milioni di incasso e una quota di mercato dell’1,63%. Cala anche la resa dei film in 3D. Il formato tridimensionale è passato da 3 milioni di presenze a 1,8 milioni, e l’incasso da 27,6 milioni di euro a 16,4 milioni; la quota di mercato è scesa dal 4,34% al 2,48%.

  • I film e i distributori

Come ampiamente risaputo, la classifica dei film 2016 è stata dominata da Quo vado? con 65,3 milioni di euro e 9,3 milioni di spettatori. La performance del film con Checco Zalone, e diretto da Gennaro Nunziante, è stata ovviamente determinante nella crescita del mercato e della quota del cinema italiano. Grande performance in seconda posizione anche per Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese con 17,3 milioni di euro e 2,7 milioni di spettatori. Insieme i due film hanno raccolto l’11,47% di presenze complessive. Per trovare un altro film italiano in top 20 bisogna scendere in diciottesima posizione con L’abbiamo fatta grossa di Carlo Verdone con 7,6 milioni di box office e 1,2 milioni di presenze. All’interno dei primi venti classificati è molto presente il genere animazione e la proposta family con Alla ricerca di Dory (15,1 milioni di euro), Pets-Vita da animali (13,3 milioni), Zootropolis (11,3 milioni), Il libro della giungla (10,4 milioni), Il piccolo principe (anche coproduzione italiana, 9,4 milioni), L’Era Glaciale: In rotta di collisione (8,7) e Kung Fu Panda 3 (8,3 milioni). Non potevano mancare i cinecomic dove hanno brillato in modo particolare supereroi meno classici e politicamente scorretti. Guida la classifica la banda di Suicide Squad con oltre 12 milioni di euro, davanti a Captain America: Civil War (11,3 milioni), Batman v Superman: Dawn of Justice (10,5 milioni), Deadpool (7,4 milioni) e Doctor Strange (7,3 milioni). Il fantasy ha avuto in Animali fantastici e dove trovarli il titolo di punta (14,8 milioni) mentre sul versante d’autore grande successo per Revenant di Alejandro González Iñárritu (13,9 milioni) e molto bene anche Quentin Tarantino con The Hateful Eight (8,5 milioni). Tra i distributori ha prevalso Warner con 19,2 milioni di presenze (18,28% di quota di mercato) e 123,3 milioni di euro di incasso (18,66%) davanti a Medusa Film con 15,7 milioni di presenze (14,91%) per 104,6 milioni di incasso (15,82%) e a Disney con 13,8 milioni di spettatori (13,17%) e 90,7 milioni di box office (13,72%).

  • L’esercizio

Per quanto riguarda le diverse tipologie di sale, sono chiaramente i complessi da otto schermi in su (127 in Italia) a dominare con il 55% di quota di mercato e con un incasso medio per schermo di 276mila euro (in leggero calo rispetto al 2015). I cinema tra i 5 e i 7 schermi (107) hanno una quota di mercato del 19% e un incasso medio per sala di 200.529 euro mentre le multisale da 2 a 4 schermi (309) hanno una quota di circa il 17% e un incasso medio per sala di 134.766 euro. Il grande successo popolare di Quo vado? ma anche di Perfetti sconosciuti ha trainato le performance delle monosale (659 quelle censite da Cinetel) con una quota di mercato di circa il 9% e un incasso medio di 89.763 euro rispetto agli 82.707 euro del 2015.

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