Fitness e health tracker sotto osservazione
La penetrazione dei wearable da polso sta aumentando ed è destinata ad aumentare, ma stanno crescendo anche le cause e le class action mosse nei confronti dei tracker destinati all’attività fisica e alla salute. L’ultima a fare rumore è quella intentata negli USA nei confronti del leader – FitBit – in cui una serie di consumatori, appoggiandosi a un Policlinico californiano, secondo il New York Times accuserebbe i ‘braccialetti’ intelligenti di essere rigorosi solo in alcune situazione d’attività sportiva, mentre in altre di visualizzare dati anche molto distanti dalla realtà. Come in altre occasioni FitBit ha confermato di voler replicare strenuamente a queste accuse, ma ciò non toglie che cresce la pressione sulle istituzioni perché si prevedano regolamentazioni e test e anche molto rigorosi per la messa in commercio di device indossabili o di App che possono avere impatti più o meno gravi sullo stato fisico e sulla salute delle persone.
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