Fondi agli ospedali, l’Anec scrive a Franceschini

L’Anec chiede chiarimenti in merito al Piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali. Il periodico Cinenotes, infatti, riporta che la Conferenza Unificata Stato – Regioni – Enti Locali ha in esame un testo di modifiche al DPCM 4 agosto 2017 (appunto quello relativo al piano straordinario). La modifica principale riguarda la destinazione del 10% dell’importo annuo del fondo, dal 2018 al 2021, “al recupero e alla creazione di sale cinematografiche all’interno delle strutture ospedaliere, destinate alla fruizione da parte dei pazienti, degli accompagnatori e del personale medico – sanitario”. Altra modifica, in termini chiarificatori, riguarda l’aggiunta tra i destinatari dei Comuni o altri soggetti pubblici. Su questi punti, la presidenza Anec ha scritto al ministro Dario Franceschini e al Sottosegretario Maria Elena Boschi precisando che, «seppure l’intervento riveste significativo valore sociale, le modalità del suo inserimento nel fondo straordinario istituito dall’art. 28, anziché in altre forme di intervento istituite dalla nuova legge cinema, suscitano molte perplessità. A seguito dei rilievi interpretativi mossi dalla stessa Anec, in ultimo il 31 gennaio, miranti al superamento delle incongruità tra il contenuto della norma primaria, le norme attuative (il DPCM del 4 agosto 2017) e alcuni Avvisi interpretativi pubblicati sul sito della DG Cinema, la DG Cinema aveva indicato non modificabile nel breve periodo il testo del decreto». Cinenotes fa presente che il timore dell’associazione, a parte l’insufficienza delle risorse già emersa dalle sole istanze presentate per il 2017, è che l’operatività della disciplina, possa risultare compromessa.

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