Fondo centrale di garanzia per le PMI anche per le sale

«Nel settore dell’esercizio cinematografico interviene una novità: il fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, fondamentale nel rapporto tra aziende e banche». Lo ha dichiarato il presidente Anec Lionello Cerri ieri, 5 settembre, durante il convegno intitolato “Investimenti e accesso al credito per le sale cinematografiche” che si è svolto al Festival di Venezia nell’ambito delle attività dell’Industry Office. «Si tratta di uno strumento valido per il nostro settore. Non solo per completare la digitalizzazione ma anche per l’aggiornamento delle nostre strutture al mercato del futuro e per affrontare il tema dell’innovazione tecnologica a 360 gradi. È necessario un rapporto di chiarezza riguardo al credito: ci vuole la nostra consapevolezza di essere inseriti in un contesto più generale, il riconoscimento del fatto che le sale hanno una grossa rappresentanza nella piccola e media impresa». Claudia Bugno, presidente comitato di gestione del fondo centrale di garanzia, ha illustrato le caratteristiche del fondo nato nel 2000, prima della crisi, per l’erogazione del credito alle piccole aziende, oggi rinnovato: «Se nel 2000 sono state 1.200 le operazioni, nel 2011 si è arrivati a 55.000, mentre oggi, a causa della crisi, abbiamo riscontrato un calo significativo dell’utilizzo. Il momento di crisi ha consentito al fondo di apportare modifiche strutturali importanti: ad esempio è stato rifinanziato, dopo il problema di risorse dello scorso anno. È arrivato a una dotazione di quasi 3 miliardi di euro e quasi il 70% di chi vi accede sono microimprese. Abbiamo bisogno di far conoscere il fondo di garanzia tecnicamente alle imprese cinematografiche perché azzera la presentazione di documentazione: è un erogatore pubblico immediato gestito da un pool di banche». Alberto Baldini (BNL gruppo BNP Parisbas) ha aggiunto: «Nel 2011 e nel primo trimestre 2012 ci sono stati “stop and go” del Ministero nell’erogazione dei contributi. Ma da marzo ad agosto 2012 sono stati erogati 1,8 milioni di euro. Per quanto riguarda l’esercizio cinematografico, BNL ha accolto con favore la richiesta di una convenzione volta all’agevolazione della digitalizzazione delle sale a fronte di garanzie». Nicola Corigliano, responsabile Desk Media & Entertainment di Microcredito Italiano spa – Gruppo Intesa Sanpaolo ha dichiarato: «Noi abbiamo sottoscritto una convenzione con l’Anec nel 2010 che prevede l’erogazione in anticipo per pagare l’impianto digitale; dura cinque anni. Abbiamo cercato di mantenere una fascia di rating interessante e finanziamo anche le spese eventuali avvenute nei sei mesi antecedenti. L’attività di una sala cinematografica viene vista e valutata dalla banca come le altre attività: serve la garanzia che siano società sane, la banca non si assume il rischio imprenditoriale. Ci vuole una capitalizzazione rapportata al tipo di intervento. Il fondo centrale di garanzia è uno strumento molto valido, sta avvenendo un profondo rinnovamento. Può essere applicato a tutte le sale ed è uno strumento di facile fruizione, dai tempi brevi». È intervenuto al convegno anche Mario Lorini, presidente Fice, sottolineando: «In un momento di svolta epocale come il passaggio al digitale è stato un po’ messo da parte il discorso dell’adeguamento delle sale, ma è molto importante. Da oltre venti anni l’esercizio attingeva al contributo in conto capitale che permetteva alle sale a rinnovarsi. Questo intervento è venuto a mancare. Vedo con grande positività gli aggiornamenti del fondo centrale di garanzia descritti in questa sede».

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