Francesconi (Agis) per il Fus servono 700milioni di euro

«Settecento milioni di euro. È quanto serve a questo sistema spettacolo. Ogni cifra inferiore è solo un palliativo che spinge un poco più in là il limite del baratro. Questa è la semplice verità ed è bene che cominciamo a dircela se vogliamo affrontare davvero l’emergenza che abbiamo davanti e che rischia di spazzarci via». Così dichiara il presidente dell’Agis, Alberto Francesconi, in merito ai tagli al Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus). «In assenza dello stanziamento necessario – continua il presidente dell’Agis – l’unica cosa che può fare questo spettacolo è vivere un’esistenza faticosissima e del tutto insoddisfacente per chi lavora onestamente e per chi dovrebbe godere i frutti di questo lavoro, cioè il pubblico. Poiché però, sempre per essere chiari non si vedono prospettive per ottenere nemmeno lontanamente quanto davvero serve, allora il governo, innanzitutto questo governo ma anche qualsiasi altro dovesse arrivare in futuro, deve dire a noi e agli italiani cosa vuole fare, quale sistema spettacolo immagina». Conclude Francesconi: «Nell’immediato, che come sempre travolge ogni serio discorso di prospettiva, dovremmo poter dichiarare lo stato di crisi. L’Agis già lo ha fatto, concordando con i propri dipendenti, la propria, qualificata forza lavoro, i contratti di solidarietà. E se lo stato di crisi non ci viene concesso, perché non è previsto dalle vigenti normative, allora dobbiamo prendercelo».

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