Marchetti, A un metro da te è un fenomeno crossgenerazionale

Questo weekend si è imposto in vetta al box office il teen drama di Notorious Pictures, A un metro da te, con 1,34 milioni di euro. «Abbiamo portato in sala un film che si è rivelato un vero e proprio fenomeno crossgenerazionale», ha dichiarato a e-duesse Guglielmo Marchetti, presidente e Ceo di Notorious Pictures. «Abbiamo rilevato che circa l’80-90% del pubblico era a target femminile, ma non erano solo adolescenti. Il film, infatti, ha attirato un 30% di spettatori adulti. Sono stati tanti i genitori che hanno portato in sala i loro figli dai 10 anni in su». È stata forte anche l’accoglienza del pubblico attorno al film sui social: «Il trailer del film ha registrato 4 milioni di visualizzazioni su YouTube, 2 milioni su Facebook e un milione su Instagram». Ma quali sono le ragioni di questo successo? «Il cinema è certamente una forma di intrattenimento», continua Marchetti, «ma in alcuni casi può veicolare messaggi nobili e importanti che vengono riconosciuti dal pubblico. Per questo abbiamo deciso di devolvere gli incassi di due proiezioni del The Space Moderno di Roma e di Notorious Cinemas di Sesto San Giovanni (MI) alla Lega Italiana Fibrosi Cistica onlus-LIFC, l’associazione che lavora per migliorare la qualità della vita e delle cure per le persone con fibrosi cistica (la stessa malattia dei due protagonisti del film)». Per il presidente e Ceo di Notorious, l’importante performance di A un metro da te è merito di un coeso lavoro di squadra: «Ringrazio la squadra di Notorious che lavora ogni film con grande passione. E quando questo impegno viene premiato al box office, è sempre una grande soddisfazione per tutti. Vorrei ringraziare anche gli esercenti, nella speranza che possano dare il respiro e lo spazio in sala che il film merita. Se riusciamo a difenderlo potrà offrire ancora grandi soddisfazioni».
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