Milazzotto, un MIA attivo tutto l’anno

Lucia Milazzotto, direttrice del MIA di Roma, si dice soddisfatta della seconda edizione del Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, il brand di Anica e Atp – di cui ente attuatore è la Fondazione Cinema per Roma e che è prodotto da Mise e Ice e promosso da Mibact – che si concluderà domani dopo cinque giorni di incontri. Ha dichiarato a e-duesse la stessa Milazzotto: “L’anno scorso, con la prima edizione, abbiamo avuto una partenza forte che ci ha piacevolmente stupito visti i pochi mesi a disposizione che abbiamo avuto per organizzare il tutto. MIA si è posto fin da subito come strumento per il settore. E’ un organismo che discute, pensa, si trasforma. E’ un interlocutore collettivo, un hub permanente in cui al centro c’è l’industria. Una volta definite le linee strategiche, era necessario organizzarle e razionalizzarle all’interno di un contenitore che è diventato quest’anno una griglia articolata in MIA Cinema, MIA Tv e MIA Doc, ciascuna con le sue attività. All’interno di questa articolazione siamo riusciti a lavorare bene, cercando di essere asset strategici per ciascuna delle aree. Siamo riuscita a dare il respiro di un grande progetto”. Per queste ragioni la direttrice è convita che “dal punto di vista editoriale abbiamo fatto un grande balzo in avanti. Abbiamo portato molto più prodotto, che era il nostro obiettivo: abbiamo avuto il pitching forum delle serie tv e i pitching sui documentari. Il prodotto è stato il protagonista nei nostri talks che non sono stati solo discussioni teoriche. Abbiamo visto tanta animazione e molti screenings. Inoltre abbiamo aperto la nuova sezione What’s Next”. E proprio in questa sezione, dedicata a quei film finiti o in postproduzione ma pronti per essere mostrati a buyer internazionali, Ferzan Ozpetek ha mostrato il primo promo del suo nuovo film Rosso Istanbul. Continua Lucia Milazzotto: “I numeri sono in crescita rispetto all’anno scorso. Soprattutto è aumentata la qualità degli operatori internazionali. Molti player sono ritornati a distanza di un anno e questo è un altro dato molto positivo. Cosa potrà diventare MIA domani? L’anno scorso avevamo una sfida davanti, quest’anno dovevamo confermarci e ora dovremo continuare ad esserci. Spero che il MIA possa rimanere un interlocutore lungo tutto il corso dell’anno. Un luogo di discussione e incontro che lascia all’appuntamento di ottobre la sintesi di tutto quanto seminato nell’arco di dodici mesi. Questa potrebbe essere la direzione”. Infine una battuta sulle location del mercato. Conclude il direttore: “Le location hanno funzionato bene. Abbiamo suddiviso i luoghi per attività e non per segmento e questo ha portato a una compenetrazione dei diversi mondi. Il Boscolo Exedra è diventato il luogo dei talk, la terrazza del Boscolo è stata la sede della compravendita dei prodotti, le Terme di Diocleziano sono state l’ambito della coproduzione e il Planetario quello delle conferenze. Questo ha consentito agli ospiti di orientarsi meglio ma anche di comunicare tra loro”.

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