Miele scommette sull’‘acciaio verde’

La tecnologia adottata dal fornitore del brand tedesco riduce di due terzi le emissioni di carbonio in fase di produzione. In prospettiva Miele intende aumentare di 40 volte la plastica riciclata utilizzata nei suoi aspirapolvere.

Miele prende sul serio l’obiettivo di ridurre la sua carbon footprint intervenendo a diversi livelli sull’intero ciclo di produzione. Come spiega un articolo apparso sul South China Morning Post l’azienda ha deciso di acquistare l’acciaio necessario per i suoi forni dalla acciaieria tedesca Salzgitter il cui processo di produzione, come verificato dall’ente certificatore TUV Sud, riduce di due terzi le emissioni di gas serra sia grazie all’uso di fornaci ad arco, sia utilizzando come materia prima una quota maggiore rottame di metallo.

L’interno dell’acciaieria Salzgitter che fornisce a Miele l’ ‘acciaio verde’ utilizzato per alcune tipologie di forno

Non è chiaro in che misura questo ‘acciaio verde’ potrà essere adottato in altre produzioni, dato l’alto costo e l’offerta ancora molto ridotta. Salzgitter sta puntando a utilizzare idrogeno ‘verde’ come fonte di energia riducendo al 5% rispetto all’acciaio convenzionale l’impatto ecologico del suo prodotto. 

In aggiunta Miele intende portare da 194 a 7.500 tonnellate/anno  la quantità di plastica riciclata utilizzata, soprattutto per la produzione di aspirapolvere.

L’azienda di Gütersloh già dallo scorso anno compensa i gas serra generati dai propri stabilimenti, finanziando progetti di riforestazione in Mississippi, Uganda e Nicaragua, così come impianti a energia solare in India e a biogas in Nepal.

Nel 2021 le vendite di Miele sono salite del 7,5% a 4,8 miliardi di euro e dovrebbero superare facilmente i 5 miliardi nel 2022 per arrivare a 8 miliardi nel 2030.

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