Cover Story: Andrea Romeo e la qualità di I Wonder Pictures

Pubblichiamo un estratto dell’intervista di copertina di Box Office del 15 novembre, disponibile anche in versione digitale

Di seguito un estratto dell’intervista ad Andrea Romeo, Ceo di I Wonder Pictures, pubblicata su Box Office del 15 novembre (n. 18). Per leggere il testo integrale, scaricare la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonarsi direttamente alla versione cartacea della rivista.

La Palma d’oro al Festival di Cannes, tre riconoscimenti alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, oltre 20 film acquisiti negli ultimi mercati e il lancio della piattaforma streaming IWONDERFULL. Tra successi, nuove scommesse e investimenti, Andrea Romeo, Ceo di I Wonder Pictures, ha giocato le sue carte migliori proprio nell’ultima stagione, reagendo con coraggio ed energia alla crisi generata dalla pandemia. E lo ha fatto senza mai smettere di credere fermamente nell’esperienza cinematografica. «Il 2021 è stato paradossalmente per I Wonder Pictures un anno importante, in cui molti progetti su cui lavoravamo da tempo sono arrivati a maturazione. Durante il lockdown abbiamo concentrato la nostra attenzione su come esprimere appieno le nostre potenzialità editoriali, ampliando il nostro listino dalle commedie sofisticate al cinema d’autore e al cinema di genere, e stringendo importanti alleanze industriali con i player italiani e internazionali di cui più condividiamo la visione. La Palma d’oro a Titane – «di cui siamo ovviamente fe- licissimi» – è solo uno dei risultati raggiunti a Cannes: Annette di Leos Carax e Nitram di Justin Curzel hanno vinto rispettivamente miglior regia e miglior attore, e hanno fatto parlar bene di sé anche Zero Fucks Given con Adèle Exarchopoulos (Quinzaine) e Cette musique ne joue pour personne con Vanessa Paradis. A Venezia, poi, credo che i nostri film abbiano espresso bene la nostra vocazione a differenziare i titoli di IWP: dalla grande produzione Gaumont Illusioni perdute (con un cast all star) all’indipendente Al cento per cento – Full Time con Laure Calamy (amatissima in Chiami il mio agente!), dal visionario Atlantide di Yuri Ancarani a Il cieco che non voleva vedere Titanic, che ha rivelato il talento di un autore di cui abbiamo ben quattro film, Teemu Nikki che ha appena vinto Cannes Series e di cui seguiremo anche i prossimi film.

Titane di Julie Ducournau (© courtesy of I Wonder Pictures)

Com’è uscita I Wonder Pictures dal lungo periodo di emergenza sanitaria e com’è strutturata oggi la vostra squadra?
Abbiamo operato un ripensamento industriale alla luce delle nuove sfide, tenendo come centrale il prodotto in tutti i suoi sfruttamenti, e partendo dalle acquisizioni su cui mi sono focalizzato personalmente, se possibile ancora più di prima. Molti aspetti dell’organizzazione e del coordinamento della squadra sono stati invece delegati a Emanuela Ceddia, che mantiene, sempre coadiuvata da Andrea Console, la carica di Direttore Marketing, a cui si aggiunge quella di Vice President di I Wonder Pictures. Il team è stato implementato per supportare una pianificazione, sia marketing che commerciale, della vita di ogni singolo film sin dal momento dell’acquisizione. Grazie a una ponderata strategia sugli sfruttamenti e a un nuovo ufficio di business affair, poi, contiamo di massimizzare l’integrazione tra le vendite televisive, lo svod e gli altri diritti digital. Stiamo anche imparando a valorizzare sempre meglio i film sulle nostre piattaforme streaming IWONDERFULL, sia in tvod su Mymovies sia in svod sul nostro Amazon Prime Video Channel. All’interno di questo flusso si inseriscono anche la struttura commerciale, capitanata da Benedetta Caponi, e l’ufficio edizioni, di cui è ormai diventato Vice President Marco Pisciotta.

Quali sono i vostri titoli di punta in arrivo sul grande schermo?
Dopo Annette (miglior regia a Cannes per Leos Carax), in sala dal 18 novembre, avremo un dicembre ricco di commedie francesi. La signora delle rose (presentato in anteprima a Taormina), un film che ha davvero il profumo del feel good movie e che strizza l’occhio a commedie corali come 7 uomini a mollo e C’est la vie, sarà in sala dal 2 dicembre. Mentre la nostra strenna sotto l’albero, in uscita il 23 dicembre, sarà Il discorso perfetto, che mette insieme la commedia intellettuale alla Woody Allen e il tono surreale di Amélie. Ad Adrien, il protagonista del film, durante un’interminabile cena in famiglia, la sorella chiede di preparare un discorso per il suo matrimonio. Ma quel che davvero importa ad Adrien in quel momento è ricevere un messaggio dalla sua ex fidanzata. Eppure, le due cose si riveleranno inaspettatamente legate. Nel 2022 arriverà poi il grande cinema da Oscar con Flee, documentario d’animazione in testa ai pronostici per entrambe le categorie, e la commedia francese con lo scatenato Mistero a Saint Tropez. A marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, distribuiremo Al cento per cento – Full Time, il film rivelazione di Venezia 78.

Annette di Leos Carax (© courtesy of I Wonder Pictures)

Non temete la forte competizione di fine anno e inizio 2022?
La temiamo molto, per questo il 5 gennaio abbiamo posizionato un titolo da vedere assolutamente al cinema. Film principe di Venezia 78, Illusioni perdute di Xavier Giannoli, è un’opera magnifica tratta da un capolavoro della letteratura francese. Oltre ad essere ricco di quei valori produttivi che hanno fatto grande l’arte cinematografica, dalle scenografie ai costumi alla perfetta ricostruzione della Parigi del 1821, il capolavoro di Giannoli ci racconta la nascita della società dello spettacolo e della comunicazione di massa: dalle fake news alle baruffe sui social media, scopriamo di vivere in un mondo non così dissimile da quello della commedia umana di Balzac, con le sue ambizioni, i suoi inganni, i suoi scandali. Un film classico e modernissimo, fiore all’occhiello di una grande produzione francese come Gaumont che ha scelto I Wonder Pictures per portarlo sul mercato italiano, ovviamente riempiendoci d’orgoglio.

In piena pandemia avete lanciato la vostra piattaforma streaming IWONDERFULL. È soddisfatto dei risultati raggiunti? In che modo questo servizio non entra in contrasto con la vostra linea editoriale improntata sul cinema?
I numeri sono interessanti e potrebbero diventare presto rilevanti. Non credo che per tutti i film il passaggio in sala sia un valore assoluto. Credo che in alcuni casi non lo sia per le sale stesse, o quantomeno non all’interno della normale programmazione. La nostra linea editoriale sono le storie, i contenuti, i film. Due anni di Covid ci hanno suggerito la necessità di differenziare il target, conservando da un lato la tradizione del nostro impegno verso il cinema di qualità (grandi storie come La Belle Époque, le nostre commedie francesi, i film da festival da portare nelle sale), dall’altro aprendoci alla possibilità di impegnarci su un prodotto scelto e preparato per essere diffuso direttamente attraverso il digital, le piattaforme, le televisioni.

Illusioni perdute di Xavier Giannoli

Prevedete un incremento dei vostri investimenti in campo produttivo?
Per il momento I Wonder Pictures non farà direttamente produzione. Stiamo sviluppando internamente un vivaio per progetti di finzione seriali che però saranno affidati a terze parti sul lato produttivo. Inoltre, come abbiamo annunciato a settembre scorso, ci occuperemo insieme alla società francese Charades di curare il packaging e il lancio italiano e mondiale di alcuni film in cui entreremo al fianco di produttori indipendenti. Il primo film sarà Amanda di Carolina Cavalli, prodotto da Elsinore Film.

Dopo la sua esperienza con Netflix per SanPa, si può dire che lei sia ormai personalmente impegnato anche nella produzione di documentari?
Sì, ma su questo fronte opero come professionista direttamente all’interno della struttura industriale di Palomar per la quale sono produttore creativo nella nuova divisione Palomar Doc.

A proposito di nuovi progetti, iniziative e collaborazioni, quali novità attendono I Wonder Pictures nel prossimo futuro e che previsioni di crescita avete?
Oltre alla ormai consolidata collaborazione con il Gruppo Unipol, che ha dato vita al progetto Unipol Biografilm Collection e che in questi otto anni ha portato in Italia oltre cento “storie che meritano di essere raccontate”, abbiamo recentemente annunciato…

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