Del Brocco: “Pronti a ripartire con nuovo slancio”

Ecco l'intervento integrale dell'amministratore delegato di Rai Cinema che ha introdotto la convention della società

“A riveder le stelle”. È l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia ad aver ispirato il titolo della convention di Rai Cinema, trasmessa online questa mattina. «Un titolo pieno di significato, specialmente dopo quest’ultimo anno, che intende guardare nuovamente al futuro del cinema italiano», ha commentato l’amministratore delegato Paolo Del Brocco nell’introdurre le nuove produzioni cinematografiche di Rai Cinema – terminate o in fase di sviluppo – in arrivo sul grande schermo nei prossimi mesi. Ed è stato pieno di significato anche il lungo intervento iniziale di Del Brocco, dove l’ad ha voluto fare il punto sulla situazione attuale, evidenziando i grandi sforzi di Rai Cinema, il forte sostegno del Ministero della Cultura e il grande desiderio di ripartire.
Pubblichiamo di seguito la riflessione integrale di Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema:

Bla Bla Baby di Fausto Brizzi (© Federica Di Benedetto – courtesy of Rai Cinema)

«In questo periodo sono state tante le domande sul settore, sulle prospettive dell’industria, sulle riaperture e sull’attività di Rai Cinema e a cosa abbiamo lavorato. In realtà, nonostante le difficoltà di questo ultimo anno, possiamo dire che il cinema non si è mai fermato del tutto. Oggi siamo qui per presentarvi quello che è stato fatto in questo periodo. Quello che vedrete è il frutto di un grande lavoro di squadra svolto da parte di tutte le varie componenti del settore. In primis il Ministero della Cultura che ha dato un impulso fortissimo al comparto con il notevole incremento del fondo cinema e audiovisivo, che nel 2021 arriva a ben 640 milioni di euro, con le varie misure che hanno consentito aumenti significativi del tax credit alla produzione e alla distribuzione, con i contributi ad hoc per tutto il sistema: dalle sale alle società di distribuzione, oltre ai 125 milioni per il fondo d’emergenza del cinema e audiovisivo. Diciamolo chiaramente: senza questi interventi, oggi parleremmo di un avvenuto blocco totale della produzione, di tante società chiuse e di migliaia di lavoratori a spasso da oltre un anno. E non saremmo qui a presentare i prossimi film.

L’altra componente fondamentale è costituita dai produttori indipendenti che sono riusciti a dotarsi velocemente di misure di sicurezza straordinarie, attivando protocolli, grazie anche all’Anica, e stringendo accordi con le assicurazioni, riuscendo a finalizzare le riprese dei film in sicurezza: hanno lavorato tanto, rischiato molto. Pensate solo alle difficolta organizzativo-logistiche per girare durante l’era covid e i vari lockdown. E naturalmente un pensiero anche a tutte le maestranze del cinema che hanno continuato a lavorare con grande coraggio. E poi last but not least la componente Rai con Rai Cinema».

Il materiale emotivo di Sergio Castellitto (© Philippe Quaisse – courtesy of Rai Cinema)

COSA ABBIAMO FATTO

«Grazie alla sensibilità di Rai, siamo riusciti a collocare parte degli investimenti non utilizzati nel 2020 – a causa dello slittamento di molte produzioni – all’interno dell’esercizio 2021, tutelando un ambizioso piano biennale di produzione ’20 – ’21. Aver garantito la prosecuzione delle produzioni, da cui partono tutte le economie della filiera, significa essere riusciti a mantenere acceso il motore della cinematografia italiana. In questo modo abbiamo cercato di dare una risposta concreta alle difficoltà del settore. Nel biennio 2020-2021 Rai Cinema sta investendo su 135 film – di cui 60 tra opere prime e seconde – e 40 film documentari, per un investimento complessivo di oltre 150 milioni di euro, collaborando con 120 diverse società di produzione e 180 registi».

PLURALISMO, MERCATO, INDUSTRIA, IDENTITÀ, CULTURA

«Il nostro intervento nel cinema è frutto di due linee principali: industriale e culturale. Siamo consapevoli che Rai Cinema – e più in generale la Rai – debba operare come strumento di politica economica per l’industria dell’audiovisivo. Infatti, il nostro intervento offre una risposta in termini industriali con ricadute tangibili dal punto di vista economico, fiscale, occupazionale, per il settore e per il Paese; considerando che gli effetti degli investimenti si moltiplicano lungo le fasi della filiera. Mi rendo conto che le cose che sto dicendo non costituiscono una golosa notizia giornalistica ma sono aspetti fondamentali affinché poi esistano le notizie golose…

E poi c’è l’aspetto culturale. Soprattutto in questo momento, siamo consapevoli dell’importanza di un’offerta cinematografica ampia e utile al racconto del nostro Paese, alla condivisione dei valori che ci accomunano, alla tenuta identitaria che oggi, in un mondo globale che ha mostrato tutte le sue criticità – anche all’interno del settore audiovisivo – rappresenta uno degli obbiettivi se non la sfida più importante per la nostra industria culturale. Abbiamo poi protetto, quasi interamente, il listino di 01 Distribution, resistendo a molte tentazioni economiche: da sempre siamo convinti della centralità della sala. Crediamo che la naturale collocazione dei film debba avvenire prioritariamente al cinema e non sulle piattaforme – anche se queste sono state importanti per quei titoli che non avrebbero avuto la forza di aspettare mesi per uscire e per non perdere il contatto con il pubblico».

Una famiglia mostruosa di Volfango De Biasi (© Chiara Calabrò – courtesy of Rai Cinema)

I FILM

«A riveder le stelle… Un titolo pieno di significato… dopo quest’ultimo anno, per riuscire a guardare nuovamente al futuro del cinema italiano. Questo è il nostro obiettivo, questo è il ruolo di un’azienda come Rai Cinema. Ed è un piacere essere qui. Anche se i film che andiamo a presentare sono solo una parte della produzione di Rai Cinema, abbiamo ritenuto utile offrirvi un panorama ampio, composto da film già pronti, quelli alle ultime fasi di realizzazione, quelli ancora in lavorazione e quelli in sviluppo. Ultimo elemento che voglio sottolineare è che abbiamo tanto cinema al femminile, un numero sempre maggiore di registe di grande qualità, più di quaranta nel biennio 2020-2021, tra cui: Alice Rohrwacher, Susanna Nicchiarelli, Francesca Archibugi, Laura Bispuri, Wilma Labate, Giorgia Cecere, Ginevra Elkann, Paola Randi, Jasmine Trinca, Lina Sastri, Michela Cescon, Elisa Amoruso, Anne Riitta Ciccone, Karen Di Porto, Chiara Bellosi, Cecilia Bozza Wolf, Emma Dante, Claudia Gerini, Giulia Steigerwalt, Marisa Vallone, Francesca Marino …

Noi crediamo nel cinema, crediamo nel ruolo che il cinema può ricoprire, e siamo pronti a ripartire con un nuovo slancio. C’è una frase di Henry Ford che ha accompagnato il nostro lavoro in questi lunghi mesi e che mi fa piacere citare: “Quando tutto sembra essere contro, ricorda che gli aerei decollano contro vento, non con il vento a favore” (Henry Ford). Sperando che quanto vedrete possa essere la luce in fondo al tunnel, riemergendo per riveder appunto insieme le stelle».

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