Il punto sul box office italiano: il mese di dicembre 2022

Dall’1° al 31 dicembre 2022 il mercato cinematografico italiano ha registrato incassi complessivi per 51.173.774 euro e 6.687.430 presenze (dati Cinetel). Numeri in netta crescita sul mese precedente, con un + 63,4% sul box office di novembre 2022 che era di 31.311.400 euro (per 4.611.852 presenze).

Gli incassi sono aumentati anche rispetto a un anno fa: su dicembre 2021 (quando il box office era stato di 40.610.717 euro, grazie alla performance di Spider-Man: No Way Home), si segna infatti un +26%.

Ancora fortemente marcato in negativo il confronto con l’annata pre-Covid del 2019. Il box office italiano di dicembre 2022 chiude infatti a -41% su dicembre 2021 (e siamo a -32% su dicembre 2018).

I MAGGIORI INCASSI

I 10 film ad aver raccolto i migliori incassi a dicembre 2022 sono stati:

1 AVATAR – LA VIA DELL’ACQUA (DISNEY): 27.576.256 euro

2 IL GRANDE GIORNO (MEDUSA): 4.334.077 euro

3 IL GATTO CON GLI STIVALI 2 – L’ULTIMO DESIDERIO (UNIVERSAL): 3.993.916 euro

4 LE OTTO MONTAGNE (VISION): 1.968.625 euro

5 VICINI DI CASA (MEDUSA): 1.568.269 euro

6 THE FABELMANS (01 DISTRIBUTION): 1.338.180 euro

7 STRANGE WORLD – UN MONDO MISTERIOSO (DISNEY): 807.205 euro

8 BLACK PANTHER – WAKANDA FOREVER (DISNEY): 797.625 euro

9 THE MENU (DISNEY): 686.784 euro

10 WHITNEY – UNA VOCE DIVENTATA LEGGENDA (WARNER): 671.254 euro

GLI INCASSI DELLE DISTRIBUZIONI

Come per novembre, anche a dicembre la distribuzione che ha più incassato è stata Disney con 29,8 milioni di euro per una quota di mercato del 58,42%. Seconda Medusa con 6,6 milioni (13%) e terza Universal con 4,6 milioni (9%). Dietro, Vision con 2,6 milioni (5%) e 01 Distribution con 2,2 milioni (4%).

QUOTE DI MERCATO PER NAZIONALITA’

A livello di quote di mercato per nazionalità, continua il dominio del cinema americano che a dicembre, grazie ad Avatar 2, schizza al 72% con un box office complessivo di 37,2 milioni di euro. I film italiani (co-produzioni incluse) sono arrivati a un incasso complessivo di 10,6 milioni di euro per una quota del 20,87%. Seguono, a debita distanza, la Francia con 1,2 milioni (2,4%) e il Giappone con 583.084 euro (1,1%).