Italia, un Eden per le produzioni internazionali grazie al tax credit

Sempre più stranieri sfruttano gli enormi vantaggi che il tax credit offre alle opere audiovisive estere che vengono girate nel Bel Paese. Ecco come funziona

Di seguito un estratto dall’articolo pubblicato su Italian Cinema del 15-30 maggio (n. 2), trimestrale in allegato a Box Office. Per leggere il testo integrale, scaricare QUI i pdf del magazine.

articolo di Maria Giuseppina Troccoli

Ripley: 26 milioni di tax credit; House of Gucci: 19,5 milioni di tax credit; Six underground: 21 milioni di tax credit; Catch 22: 9,5 milioni di tax credit; Mission Impossible 7: 9,4 milioni di tax credit; 007 No Time to Die: 6,2 milioni di tax credit. Queste sono solo alcune delle recenti opere straniere per le quali le società di produzione hanno ottenuto un tax credit per le riprese effettuate in Italia, giudicata il luogo ideale per la realizzazione di tutta o di parte di film o di serie Tv. L’Italia ha sempre costituito una meta eccellente per gli operatori del settore cinematografico per svariati motivi: per le location, caratterizzate dalla varietà e bellezza dell’immenso patrimonio storico, artistico e paesaggistico, che consentono di coniugare gli scenari naturalistici più variegati con le città d’arte più famose del mondo o con gli innumerevoli borghi – a volte sconosciuti ai più – disseminati lungo la penisola; per la lunga tradizione e la comprovata esperienza delle maestranze; per la presenza di Cinecittà, i cui studios sono oggetto di forti investimenti per un significativo ammodernamento che li renderà tra i più competitivi e tecnicamente avanzati; per la ricca rete di Film Commission in grado di assistere le produzioni in tutte le regioni.

Ma ad attrarre, anno dopo anno, un numero sempre crescente di produzioni, è stata anche e soprattutto la possibilità di usufruire del tax credit, la cui prima applicazione risale al 2009, e che ha successivamente subìto una notevole evoluzione, fino a divenire, dal 2016, punto di riferimento fondamentale per produttori cinematografici nazionali e stranieri.

Per il 2022, su 750 milioni di euro finalizzati al sostegno del settore dell’audiovisivo, ben 545 saranno destinati alle varie forme di tax credit. Il tax credit a sostegno delle produzioni cinematografiche e audiovisive straniere è previsto all’articolo 19 della legge n.220 del 2016, che regola l’intervento pubblico a favore del settore cinematografico, nonché dal decreto 2 aprile 2021. Alle imprese italiane di produzione esecutiva e di post produzione viene riconosciuto un credito d’imposta del 40% delle spese sostenute in Italia per opere cinematografiche e audiovisive, su commissione di produzioni estere. Il credito è destinato alla società italiana incaricata della produzione esecutiva dell’opera, che lo trasferisce al committente estero come riduzione delle spese. Le richieste di tax credit sono pertanto effettuate direttamente dal produttore esecutivo, e vengono calcolate fino a un massimo dell’80% del costo totale dell’opera. Sono ritenute ammissibili le spese dei soggetti sottoposti a tassazione in Italia.

Fabio Lovino© 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Il tax credit per opere straniere è uno strumento particolarmente efficiente e rapido per molteplici ragioni:
• il produttore straniero non deve presentare alcuna domanda né adempiere ad altre incombenze burocratiche, in quanto questi sono compiti del produttore esecutivo;
• il produttore esecutivo può utilizzare il credito a partire dal giorno 10 del mese successivo al riconoscimento del credito; tale riconoscimento viene concesso in tempi molto rapidi dagli uffici della Direzione Generale per il cinema…

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