Simone Gialdini: «Esercizio in cerca di identità»
Il direttore generale Anec traccia la strada da percorrere affinché i cinema riconsolidino il proprio valore in un panorama radicalmente diverso dal passato

Di seguito un estratto dell’intervento di Simone Gialdini, direttore generale Anec, pubblicato sul numero speciale di Box Office del 15-30 gennaio (n. 1-2), realizzato in occasione dei 25 anni della rivista. Per leggere il testo integrale, scaricare la versione digitale dall’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonarsi direttamente alla versione cartacea della rivista.
«Gli ultimi due anni hanno messo a dura prova l’intero sistema sala, passando dai successi del cinema in sala del 2019, quando a partire dal mese di aprile abbiamo avuto 9 mesi di ininterrotta crescita, anno su anno, raggiungendo risultati importanti anche e soprattutto nel periodo estivo», scrive sulla rivista Box Office Simone Gialdini, direttore generale Anec. «Il lancio di una campagna per il cinema in sala in estate ha consentito di iniziare un ragionamento sull’allungamento della stagione, il consolidamento di slot di uscite ha indicato un percorso per diluire nel tempo in maniera più strutturata i blockbuster, senza dimenticare l’incredibile successo dei film italiani registrato nei mesi di dicembre e gennaio. Il risveglio da quei risultati è stato troppo brusco con misure, dovute alla pandemia, che a partire da febbraio 2020 nessuno avrebbe mai creduto possibili. Sono passati quasi due anni, un tempo indefinito per chi, come i vertici dell’associazione, ha visto rincorrersi misure, provvedimenti, soluzioni, nuove crisi, stop & go di false ripartenze, che man mano slittavano, e dobbiamo prendere atto che molto è cambiato e l’esercizio deve accelerare per rimodulare il suo ruolo, consolidare il valore che rappresenta sia per il prodotto che per lo spettatore e per il territorio dove opera. I mesi di pandemia sono stati affrontati e superati con uno sforzo dell’associazione che è andato oltre l’immaginabile, con presenza e attività costante sia della presidenza Anec nazionale che degli uffici regionali.

La forza dell’interlocuzione con i Ministeri, in primis il Ministero della Cultura e la Direzione generale Cinema e audiovisivo, è stata la condivisione di dati certi, numeriche concrete delle perdite, delle necessità con costante elaborazione di stime e fabbisogno. Un lavoro che è andato oltre, coinvolgendo i Ministeri delle finanze, del lavoro, la presidenza del consiglio dei Ministri e tuttora continua incessante, affiancando la coda delle esigenze pandemiche a quelle dell’attività ordinaria. La ripartenza di aprile 2021 ha messo in evidenza come l’esercizio che avevamo nel 2019 sia stato stravolto, con elementi che dobbiamo cogliere tutti con molta attenzione. L’avvio del mercato è avvenuto con diverse velocità e con molti distinguo fra le varie strutture, siano essi di natura tecnologica che di indirizzo artistico dei singoli cinema. Il pubblico rimasto “orfano” della sala cinematografica per lunghi mesi, fra queste due intere stagioni quali autunno e inverno 2020/2021, si dimostra molto più esigente nei confronti della sala. Ma, attenzione. Non è più sufficiente un ambiente tecnologicamente avanzato e di grande comfort, che è alla base della scelta del pubblico, perché si rileva come realtà che operano con un lavoro più “sartoriale” sul pubblico di quartiere, della propria città, abbiano successo, creando un contorno di evento ad ogni proiezione, caratterizzando la varietà di contenuti e di offerta nel programma di proiezioni settimanale.

La difficoltà che rileviamo è raggiungere il pubblico con le informazioni dei film che sono in sala e solo lavorando fianco a fianco esercente e distributore sui territori si possono creare risultati che soddisfino entrambi. L’eventizzazione delle uscite ha un ritorno importante e ciò grazie proprio all’eco di cui il film beneficia. Oggi più che mai il ruolo dell’associazione è fondamentale per affrontare il futuro. Un collante che consente la condivisione delle best practice fra gli esercenti e un veicolo per le aziende di settore per introdurre le migliori soluzioni tecnologiche e di comfort per le sale cinematografiche. Il 2022 vedrà l’Anec impegnata in prima linea nell’organizzazione di webinar di approfondimento sui temi di gestione delle sale cinematografiche, dagli aspetti di innovazione tecnica, alla comunicazione, con attenzione ai nuovi linguaggi social e alla geo-localizzazione delle campagne. Due anni fa siamo partiti con un piano di azione per la profilazione del pubblico, e molte realtà hanno fatto un lavoro molto accurato durante la pandemia, cogliendone i frutti alla ripartenza. Un aspetto che è centrale per la continuità aziendale di molte sale, anche nella direzione dell’offerta, che, grazie alla multiprogrammazione che gradualmente si consolida soprattutto nei territori di provincia, consente di proporre più contenuti per ciascuna settimana. L’esercizio ha davanti a sé la sfida più grande che riguarda la sua identità, il suo ruolo nel panorama dello sfruttamento del contenuto, con una concorrenza che…».
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