Streaming: consumatori frustrati secondo Accenture

In peggioramento il rapporto tra utenti e servizi on demand: il report Streaming's Next Act

Navigare tra i contenuti streaming genera frustrazione nel 60% dei consumatori globali. Lo evidenzia l’ultimo report di Accenture, Streaming’s Next Act: Aggregators to play a starring role in making consumers happier. Il report è stato realizzato attraverso 6mila interviste a consumatori globali, con l’obiettivo di comprendere le loro preferenze, credo e comportamenti in merito al consumo streaming video. Tre consumatori su cinque, dunque, sarebbero frustrati in rapporto alla loro esperienza di visione, mentre il 44% degli intervistati impiega oltre sei minuti per cercare cosa guardare sui servizi streaming.

ESPERIENZA STREAMING DA MIGLIORARE

Ma non solo: gli intervistati ritengono che oltre il 60% dei contenuti per cui stanno pagando non sia rilevante per loro. Il 56%, infine, vorrebbe che il proprio profilo potrebbe essere facilmente condiviso con altri servizi per ottenere contenuti più personalizzati.

“Attraverso la nostra ricerca i consumatori dicono che l’esperienza video streaming è diventata qualcosa di scomodo, ostile e costosa per molti di loro. Serve un grande cambiamento per l’ecosistema streaming per dare ai consumatori un maggiore controllo sulla loro esperienza”, spiega Andrew Walker, Global Communications and Media industry group leader di Accenture, accennando inoltre alla possibilità di aggiungere aggregatori smart di contenuti, multipiattaforma.

LE PROPOSTE

Sulla base delle risposte dei consumatori streaming – che non sembrano avere una preferenza specifica tra i vari operatori in tema di user experience – Accenture indica alcuni consigli:

  • Considerare il proprio gioco in un mondo “aggregato”. Gli operatori devono capire se vogliono integrare o essere integrati e agire di conseguenza nella formulazione di accordi di distribuzione.
  • Iniziare a pianificare un modello di database distribuito. Occorre dunque investire nei dati, impegnarsi nel conoscere i propri consumatori, facendo loro comprendere che essi sono critici per l’integrazione e i servizi personalizzati.
  • Essere flessibili. Andare oltre ai servizi svod o avod, considerando per esempio la musica, podcast, e-book o altro…
  • Sperimentare. I player che portano avanti sperimentazioni data-driven saranno maggiormente pronti ad adattarsi ai cambiamenti nelle preferneze dei consumatori.
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