Veneto, nuovi scenari per il cinema

In soli due anni di attività, la Fondazione Veneto Film Commission è diventata sempre più attrattiva, portando sul proprio territorio numerose produzioni nazionali e internazionali. Non ultima quella di Dune 2. Ecco i servizi e i fondi messi a disposizione, nonché i progetti futuri

Di seguito un estratto dall’articolo pubblicato su Italian Cinema del 30 agosto/15 settembre (n. 3), trimestrale in allegato a Box Office. Per leggere il testo integrale, scaricare QUI i pdf del magazine.

Giovane, ma già fortemente competitiva. Così si può etichettare la Fondazione Veneto Film Commission. Formalmente istituita nel 2019 con l’elezione del cda e poi diventata operativa nel 2020 con l’insediamento 
del direttore Jacopo Chessa, Veneto Film Commission è una realtà recente ma che
 è riuscita, in due anni di attività, ad attrarre sul proprio territorio numerose e prestigiose produzioni nazionali e internazionali. Tra queste – giusto per fare un esempio recente – Dune 2, che ha scelto la riconoscibilissima location della Tomba Brion nel cimitero
di San Vito di Altivole (Treviso), progettata dall’architetto Carlo Scarpa. Non solo, perché come raccontato dal direttore Chessa, nell’ultimo anno solare «sono circa 150 le produzioni che la Fondazione ha aiutato. Il Veneto, e Venezia in particolare, è sempre stato un set molto battuto, ma grazie al lavoro di questi ultimi anni i numeri e l’interesse verso i nostri luoghi e i nostri servizi sono cresciuti fortemente. Nell’arco di 24 mesi abbiamo accolto progetti del calibro di Mission Impossible 7, la serie Ripley, The Book Club 2, e il già citato Dune 2».

GLI OBIETTIVI

In cosa è consistito principalmente il lavoro della Veneto Film Commission in questi ultimi anni? «Nel coinvolgere altri soci e realtà istituzionali, spiegando atutti l’importanza di “fare rete”», sottolinea Chessa. «La nostra Film Commission è una Fondazione di partecipazione, dunque aperta all’ingresso di nuovi soci: siamo pertanto riusciti a far entrare realtà come i Comuni di Verona, Treviso, Jesolo, Chioggia, portando così risorse economiche ma anche umane. Il Veneto è stata una delle ultime Regioni ad istituire una propria Film Commission in Italia: per 20 anni chi veniva a girare qui non ha avuto un interlocutore istituzionale, ora la situazione è diversa».

Venezia Punta Dogana

FONDI,SERVIZI E RISORSE

Fondazione Veneto Film Commission ha due Fondi: il Fondo Produzione e il Fondo Location Scouting. Il primo è gestito dalla Regione e dall’anno prossimo metterà a disposizione 4 milioni di euro, con due finestre annuali, con un cap di 300.000 euro per lungometraggi e serialità. Quello veneto è inoltre l’unico fondo italiano a sostenere le opere XR. Il secondo conta risorse per 100mila euro all’anno, che servono a coprire le prime spese delle produzioni nella fase di ricerca dei set più adatti. «Per quel che riguarda i servizi, offriamo poi consulenze nel reperimento di maestranze e professionisti. Sul fronte del location scouting, in particolare, stiamo svolgendo un lavoro accuratissimo di ricerca che sta dando signi cativi ritorni a livello di promozione territoriale. Anche perché, dove possibile, cerchiamo di favorire la rappresentazione del cosiddetto “Veneto per Veneto”, ossia non “travestire” i nostri luoghi in altre città o nazioni. Questo per promuovere anche il turismo e tutte le eccellenze locali: cerchiamo di controbilanciare a un polo attrattivo così forte come Venezia, la ricca offerta di realtà più piccole ma comunque interessanti».

Farra di Soligo, località Collagu

UNO SGUARDO AL FUTURO

«Tra gli obiettivi futuri c’è quello di razionalizzare il fondo attuale, facilitandone l’accesso in termini burocratici e fissando, dal 2023, due finestre all’anno: dare una regolarità è fondamentale per gli interlocutori. Inoltre, lanceremo un fondo di sviluppo del valore di 200mila euro l’anno, in modo da investire anche nella crescita delle produzioni locali. Tra le altre cose, abbiamo l’ambizione di creare diverse occasioni di alta formazione a vocazione internazionale portando in Veneto ad esempio eventi come ACE Producers. Un altro punto su cui lavorare è la crescita del comparto di professionisti: quando le grosse produzioni hollywoodiane sbarcano in Veneto, la loro domanda di maestranze è superiore all’offerta locale. Ecco perché, già da settembre e ottobre, lanceremo bandi di formazione per maestranze, in modo da far partire i corsi nel 2023».

GREEN E PRODUCT PLACEMENT

«Anche Veneto Film Commission sta prestando attenzione alle politiche green e dall’anno scorso ha adottato il protocollo Green Film del Trentino Film Commission. Inoltre, abbiamo inserito nel bando….»

Per leggere il testo integrale dove è presente anche l’intervista al presidente della Fondazione Veneto Film Commission Luigi Bacialli, scarica QUI  pdf del magazine o scaricare l’app di Box Office su Google Play e App Store, o abbonarsi direttamente alla versione cartacea della rivista.

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