Venezia 79, il Leone d’oro al documentario All the Beauty and the Bloodshed

Un verdetto a sorpresa per la giuria capitanata da Julianne Moore. Migliori attori Cate Blanchett e Colin Farrell, due premi per Bones and All di Luca Guadagnino: miglior regia e attrice emergente alla rivelazione Taylor Russell

La giuria capitanata dall’attrice americana Julianne Moore, e composta tra gli altri dal cineasta italiano Leonardo Di Costanzo e dallo scrittore Kazuo Ishiguro, ha deciso: il Leone d’oro della Mostra del cinema di Venezia 2022 è andato al film All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras

Si tratta di un verdetto decisamente a sorpresa, che premia uno dei film più apprezzati del Concorso di Venezia 79 (quinto per votazioni e gradimento nella classifica della critica italiana e internazionale) e al contempo tributa il massimo riconoscimento a un documentario, scelta che non molti avrebbero pronosticato alla vigilia. 

All the Beauty and the Bloodshed narra la storia epica ed emozionante dell’artista e attivista di fama internazionale Nan Goldin, raccontata attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivoluzionarie e rari filmati, della sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco. Il film intreccia il passato e il presente di Goldin, l’aspetto profondamente personale e quello politico, dalle azioni del P.A.I.N. presso rinomate istituzioni artistiche alle immagini di amici e colleghi catturate da Goldin, passando per la devastante Ballad of Sexual Dependency e la leggendaria mostra sull’AIDS Witnesses: Against Our Vanishing del 1989, censurata dal National Endowment for the Arts.

Migliori attori si sono laureati, portando a casa le rispettive Coppe Volpi alla miglior interpretazione maschile e femminileColin Farrell per The Banshees of Inisherin (Gli spiriti dell’isola) di Martin McDonagh, che ottiene anche la miglior sceneggiatura, e Cate Blanchett per la sua prova nei panni di una direttrice d’orchestra in Tár di Todd Field. Due premi per il regista italiano Luca Guadagnino e la sua storia romantica americana irrorata di cannibalismo, Bones and All, vincitore dei riconoscimenti alla miglior regia e alla miglior attrice emergente per la rivelazione assoluta Taylor Russell.

Il Leone d’argento – Gran premio della giuria è stato tributato poi a Saint-Omer della regista francese di origini senegalesi Alice Diop, che racconta del processo a una donna accusata di aver ucciso la figlioletta di quindici mesi (la cineasta, al suo esordio nel cinema di finzione, ha conquistato anche il premio come miglior opera prima), mentre il premio speciale della giuria è andato al regista iraniano Jafar Panahi, attualmente detenuto nel suo paese per motivi politici, per il suo ultimo No Bears. Da segnalare a margine l’assenza dal palmarès di Netflix, che schierava diversi film nella competizione principale. Nella sezione Orizzonti si segnala infine il trionfo come miglior attrice di Vera Gemma, figlia di Giuliano Gemma, per il film Vera, nel quale interpreta se stessa (per lo stesso lungometraggio sono stati premiati anche i registi Tizza Covi e Rainer Frimmel

Ecco l’elenco completo e riassuntivo di tutti i vincitori di Venezia 79, oltre alla gallery con tutte le foto più belle dei premiati disponibile al link sottostante e in fondo all’articolo.

CONCORSO VENEZIA 79

  • Leone d’oro al miglior film: ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED di LAURA POITRAS
  • Leone d’argento – Gran premio della giuria: SAINT-OMER di ALICE DIOP
  • Leone d’argento per la miglior regia: LUCA GUADAGNINO per BONES AND ALL
  • Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: CATE BLANCHETT per TÀR di Todd Field
  • Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: COLIN FARRELL per THE BANSHEES OF INISHERIN (GLI SPIRITI DELL’ISOLA) di MARTIN MCDONAGH
  • Premio Osella per la migliore sceneggiatura: THE BANSHEES OF INISHERIN (GLI SPIRITI DELL’ISOLA) di MARTIN MCDONAGH
  • Premio speciale della giuria: NO BEARS di JAFAR PANAHI
  • Premio Marcello Mastroianni ad un attore o attrice emergente: TAYLOR RUSSELL per BONES AND ALL di Luca Guadagnino

ORIZZONTI

  • Miglior cortometraggio – Snow in September – Lkhagvadulam Purev-Ochir
  • Miglior sceneggiatura – Fernando Guzzoni per Blanquita
  • Miglior attore – Mohsen Tanabandeh per Jang-e jahani sevom (Terza guerra mondiale)
  • Migliore attrice – Vera Gemma per Vera
  • Premio speciale della giuria – Chleb I Sól (Bread and Salt) di Damian Kocur
  • Miglior regia – Tizza Covi, Rainer Frimmel per Vera
  • Miglior film – Jang-e jahani sevom (Terza guerra mondiale) di Houman Seyedi 

LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA LUIGI DE LAURENTIIS

  • Saint Omer di Alice Diop

VENICE IMMERSIVE

  • Migliore esperienza Venice Immersive – The man who couldn’t leave di Singing Chen
  • Premio speciale della giuria – Eggscape di German Heller
  • Gran premio della giuria – From the Main Square di Pedro Harres

VENEZIA CLASSICI

  • Miglior film restaurato – Koroshi No Rakuin (Branded to Kill) di Seijun Suzuki
  • Miglior documentario sul cinema – Fragments of Paradise di KD Davison

PREMIO DEGLI SPETTATORI ARMANI BEAUTY

  • Nezouh di Soudade Kaadan

Foto: Getty (Andreas Rentz; Vittorio Zunino Celotto; Andreas Rentz)

 
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