Ecommerce, crescono i locker
Promette di investire su una rete capillare sul territorio italiano InPost, società di Integer Group, realtà polacca con capitali di private equity americani, scelta anche da Eprice, fra gli altri, per l’installazione di locker. L’azienda prevede, infatti, un incremento di 100 macchine entro l’anno, passando così da 320 a 420. Secondo quanto riportato da Instore magazine, la creazione della rete nel nostro Paese prevede in una prima fase l’installazione di 1.000 locker che diventeranno 2.500 nei prossimi tre anni. Tra le location scelte, in primo piano dopo le stazioni di servizio Erg, partner principale in questa prima fase con 200 location, ci sono i parcheggi dei punti vendita della Grande distribuzione, come Coop, Auchan, Lidl e Carrefour. Afferma Stefano Moni, ad di InPost “Oggi 20 milioni di italiani hanno un nostro locker nel raggio di 5 Km. Siamo presenti in 820 città nel mondo con 8.000 macchine e non siamo un corriere: lavoriamo solo con i locker. Questo non è un test, ma una soluzione reale e immediata che consente tempi di consegna rapidi, definiti e garantiti. I nostri piani sono solo parzialmente legati alle vendite quando entriamo in un Paese installiamo le macchine secondo un piano di copertura del territorio”.
I locker fanno parte anche dei piani di Poste Italiane, considerando quanto l’importanza dell’ecommerce stia crescendo anche per questa realtà più che tradizionale, se si pensa che il 25% delle transazioni ecommerce nel nostro Paese avviene tramite carta Poste Pay. Secondo quanto riportato durante l’incontro “La nuova logistica per l’e-commerce. Modelli di delivery e tendenze a confronto”, Massimo Curcio, direttore marketing e logistica, commenta: “Stiamo pensando a una serie di servizi per migliorare la shopping experience. Stiamo lavorando per ridurre i costi di spedizione fissi con un nuovo sistema, Crono. Stiamo pensando, inoltre, a installare dei locker in posti integrativi rispetto alla rete degli uffici postali. È uno dei tanti progetti che partiranno a brevissimo, già dal primo quadrimestre del 2016, con alcuni test a Bologna e Torino, per capire quanto l’esigenza dei locker sia sentita da una platea estesa”.
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