Mobile, Google ci riprova
Ci risiamo Google dopo aver comprato nel 2011 Motorola Mobility per 12,5 miliardi di dollari, per poi “svenderla” dopo solo tre anni a Lenovo per 2,91 miliardi di dollari, ha confermato l’indiscrezione che circolava da giorni dell’acquisizione della parte mobile di HTC, per 1,1 miliardi di dollari. In una nota ufficiale congiunta Rick Osterloh, senior vice president of hardware di Google e da Cher Wang, presidente e CEO di HTC, hanno reso noto che: «Il team HTC si unisce a Google per spingere oltre l’innovazione e lo sviluppo di futuri prodotti nel settore hardware consumer”. A quanto sembra in realtà Google acquisisce “solo” il team di HTC che ha lavorato al progetto Pixel, tant’è che lo stesso Osterloh ha affermato che “I futuri colleghi sono persone fantastiche, abbiamo già collaborato strettamente sulla linea di smartphone Pixel, e siamo ansiosi di vedere cosa riusciremo a fare insieme come unico team”. Inoltre Sembra che HTC continuerà a produrre e sviluppare smartphone a marchio proprio, tanto che l’azienda taiwanese ha affermato che sono già in sviluppo nuovi device. Analisti sostengono che questo “ritorno” di Google in modo diretto sul mercato smartphone sia quello di sfidare Apple, anche se a dire il vero la prima generazione di Pixel secondo stime – basate sulle statistiche di Play Store, relative al launcher predefinito e esclusivo dei mobile device di Big G – sarebbero stati venduti in 8 mesi (dal lancio avvenuto ad ottobre 2016 a giugno 2017) “appena” 1 milione di unità. Per il prossimo 4 ottobre Google presenterà la seconda generazione di Pixel, con il “piccolo” prodotto da HTC e il “grande” da LG. Indiscrezioni indicano che il Pixel XL sarà molto simile al LG V30 con display 6” e rapporto 18:9 ed avrà un prezzo in euro non molto differente dall’iPhone X, ovvero sopra quota 1.000.
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