Tre manager della società, tutti impegnati con quote identiche, hanno deciso di intestarsi l’azienda attraverso un’operazione di management buyout. Si tratta del CEO Eric Joselzon, il CFO Emanuele De Beni e il COO Alex Saetti. L’investimento da parte dei soci-manager prevede la liquidazione del corrispettivo del capitale sociale più una quota di asset che attualmente è detenuta dal brand.

L’operazione, si legge sul Sole24Ore, permetterà di rilanciare il gruppo, che dà lavoro a oltre 1.400 dipendenti. La decisione fa seguito allo scandalo legato ai bilanci che qualche anno fa ha colpito la holding controllante Steinhoff, che aveva in qualche modo messo in pericolo la sopravvivenza della società. A questa situazione pregressa, si somma il fatto che Conforama Italia non ha mai chiuso i conti in utile, tanto che la controllante intermedia, ossia Conforama holding, nel tempo, ha dovuto a più riprese mettere mano al portafoglio per ripianare le perdite. Solo per fare un esempio, nel 2019, anno prima del Covid, il margine operativo lordo dell’azienda era negativo per 5 milioni di euro.

I tre manager, con questa operazione, puntano ora a portare il fatturato dai 300 milioni attuali a 500 milioni nel 2025, a fronte di un ebitda positivo per 10 milioni di euro. Nel piano industriale presentato una revisione che partirà dalle linee di prodotto.

Altro aiuto è stato individuato negli asset immobiliari. L’azienda, al momento, possiede 9 immobili che hanno un valore complessivo stimato attorno ai 90 milioni di euro, ma dispone di altri 10 immobili in locazione. Proprio gli asset nel mattone, prosegue il quotidiano finanziario, si sono rivelati risolutori e hanno consentito ai tre manager di dar vita all’operazione di riassetto azionario.

Ne deriva che attraverso una manovra di sale and lease-back, verranno messi sul tavolo tre immobili che saranno venduti al fondo americano Lnc. Il tutto a fronte di un’iniezione di liquidità di 25 milioni in supporto al piano.