Electrolux: “in revisione” gli investimenti in Italia

Alle difficoltà nella supply chain si aggiunge la debolezza della domanda europea.
(Photo by Sean Gallup/Getty Images)

Electrolux lo ha annunciato ai sindacati: Il piano di investimenti da almeno 70 milioni di euro previsto per gli stabilimenti italiani, in particolare quello di Solaro (lavastoviglie) “è in fase di riesame”. Il piano era stato annunciato in luglio dal responsabile HT Ruben Campagner e prevedeva 600 nuove assunzioni.

La multinazionale svedese che in Italia ha circa 5 mila addetti tra Porcia (lavaggio), Susegana (freddo), Forlì (forni e piani cottura), Solaro (lavastoviglie) e Cerreto d’Esi (cappe), avrebbe dovuto incontrare i sindacati nel summit di coordinamento nazionale il 31 agosto per discutere sulle modalità operative dell’annunciato investimento a Solaro per la nuova piattaforma delle lavastoviglie informa Nordest economia.

Costi operativi in aumento, domanda in diminuzione

L’incontro è stato cancellato “alla luce dei costi operativi e delle scelte che il Gruppo dovrà portare avanti per il loro contenimento”. L’azienda parla di una netta inversione della domanda di elettrodomestici in Europa (mercato di riferimento per le fabbriche italiane), oggi in fortissima contrazione.
Electrolux che già da tempo affrontava seri problemi con le forniture che l’hanno costretta più volte a fermare la produzione, (37 giorni di cassa integrazione sia a Forlì che a Porcia) affronta quindi sia un problema di produzione che di domanda. Sul fronte della produzione lo stabilimento di Porcia che produceva oltre un milione di pezzi a giugno prevedeva di non superare le 830 mila unità a fine anno.
Meno critico appare l’orizzonte per Cerreto d’Esi e per Susegana. Nel sito veneto gli investimenti per la nuova fabbrica Genesi sono stati completati nel ’21 rendendo lo stabilimento pienamente operativo e, anche, meno esposto alle difficoltà delle forniture.

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