Hisense: in equilibrio fra sostenibilità e benefici
Secondo Marco Muci, Senior product manager White goods, al momento le tematiche ecologiche ancora non prevalgono sugli altri benefici proposti dal brand. Occorre quindi muoversi su diverse direzioni.

Di seguito un estratto della cover story del numero di marzo di Progetto Cucina
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Nella cover story del numero di marzo intitolata ‘100% Green‘, Progetto Cucina ha chiesto ai brand leader nel built in di spiegare come veniva declinata la sostenibilità nella intera catena del valore. Ecco come ha risposto Marco Muci Senior product manager White goods di Hisense Italia.
Ritiene che la sostenibilità sia già oggi una reale leva competitiva per un’azienda dell’elettrodomestico o piuttosto che su questo fronte le aziende stiano cercando di svolgere un’azione d’indirizzo e di sensibilizzazione nei confronti dell’utilizzatore finale?
Negli ultimi anni il tema della sostenibilità è al centro di un’evoluzione che da strumento di marketing e comunicazione lo sta portando a trasformarsi in una vera e propria leva competitiva per le aziende. Sicuramente oggi è un aspetto imprescindibile. Il consumatore, anche grazie alle azioni di sensibilizzazione del pubblico e del privato e agli incentivi statali, è sempre più attento a questo tema e nei prodotti che acquista, cerca di trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità, funzionalità e beneficio.
Secondo alcune ricerche il consumatore sarebbe disposto a spendere di più per acquistare un prodotto sostenibile. Condivide questa analisi? Quali sono i requisiti che un elettrodomestico deve soddisfare per essere riconosciuto come ‘sostenibile’ dal consumatore e convincerlo a pagare un extra costo per acquistarlo?

Esistono diversi cluster di consumatori e il processo di acquisto varia molto in funzione di quanto un cliente attribuisce valore a una specifica feature. Uno di questi comprende persone disposte a spendere di più per un prodotto sostenibile e a dare valore a un brand che comunica la sostenibilità dei propri prodotti, impianti produttivi, materiali utilizzati e fonti energetiche. Allo stesso tempo, però, ritengo che nell’acquisto di un elettrodomestico – che ha un orizzonte temporale medio lungo e una ricorrenza pluriannuale – nella decisione finale prevalgono ancora altri elementi. In questo particolare momento storico il binomio vincente risulta essere quello che vede la sostenibilità del prodotto unita a un beneficio tangibile per il consumatore finale, come ad esempio un minore consumo energetico e una riduzione degli sprechi
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