Pannelli: calano i prezzi ma anche la domanda

Scendono i costi di legno, energia e materie prime ma i leader nella produzione di Pannelli: Fantoni, Saviola e Panguaneta si dichiarano preoccupati dalla debolezza del settore arredo
Presidente di Assopannelli.

Gas, energia elettrica e soprattutto legno e prodotti chimici: dall’inizio della invasione russa in Ucraina i prezzi nella filiera del legno sono impazziti. Perfino la disponibilità di materia prima era un problema. Oggi la situazione si è normalizzata e – come ha detto al Sole 24 Ore Alessandro Saviola, presidente dell’omonimo gruppo mantovano “e i prezzi sono tornati a livelli «decisamente più sostenibili”. L’incidenza del costo di gas ed energia elettrica sul totale del costo di produzione di un pannello era arrivata al 60% (dal 20% pre-crisi), mentre ora è scesa in media al 30%.

Il settore dei pannelli in compensato, materia prima dell’arredo cucina e importanti nell’arredo bagno e in altri settori della filiera era stato colpito in particolare come ha detto al quotidiano Nicoletta Azzi, ceo del gruppo Panguaneta, dal rialzo di urea e la melamina, due derivati del gas necessari per realizzare le colle che servono a fare i pannelli, la cui carenza a partire dalla fine del 2021 e il cui prezzo quintuplicato in pochi mesi avevano messo in gravi difficoltà le imprese. «A fine 2021 avevamo segnalato i rischi derivanti dalla chiusura in tutta e Europa dei produttori di urea, mentre oggi rileviamo con sollievo che gli impianti stanno riattivando la loro capacità produttiva e questo aiuta a rimettere in equilibrio la disponibilità e le quotazioni», ha confermato Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli, oltre che del gruppo Fantoni di Osoppo. L’urea che era salita a 1000 dollari a tonnellata è scesa a 350 anche se è ben superiore ai prezzi del 2000. 

“La riduzione non è stata omogenea”,  ha precisato Paolo Fantoni, “il truciolare e l’OSB hanno iniziato prima la loro discesa, mentre MDF e compensato registrano cali inferiori». Secondo i dati Euwid, il pannello truciolare ha oggi un prezzo medio tra i 225 e il 240 euro a tonnellata a livello europeo, contro i 290-310 euro raggiunti ad aprile e maggio dello scorso anno. L’OSB è sceso a marzo 2023 a 325-345 euro a tonnellata contro i picchi di 470-490 euro di aprile e giugno 2022. L’MDF costa oggi in media 340-360 euro a tonnellata, mentre un anno fa aveva raggiunto i 460-490 euro.

I dati di Prometeia confermano una inversione di tendenza per il legno e per altre componenti di base. Nel legno carta da gennaio a marzo si registra un -0,7% ma i prezzi sono  ancora superiori del 120,2% rispetto alla media del periodo 2015-2019.

Se i costi sono in via di riduzione ora è la dinamica della domanda a preoccupar:”«Dopo un anno e mezzo di ingolfamento degli ordini e delle produzioni che hanno portato ai limiti la nostra capacità produttiva, da settembre in poi abbiamo assistito a una riduzione dell’afflusso di ordini”, ha detto Paolo Fantoni, “nel 2022 il mercato si è capovolto in tutta Europa”. 

«L’Italia ha resistito meglio rispetto al mercato tedesco ed europeo”, ha riassunto Alessandro Saviola, “ma in questo momento c’è un calo anche nel nostro Paese, direi superiore al 10%. Noi come gruppo riusciamo a compensarlo, perché abbiamo attivato canali esteri importanti su nuovi mercati extra-europei».

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