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Il Tar del Lazio, a seguito di un ricorso da parte di alcune associazioni di consumatori in merito al regolamento Agcom sulla tutela del diritto d’autore on line, ha rinviato il provvedimento alla Corte Costituzionale. Si legge nell’ordinanza: “Il Collegio ritiene necessario sottoporre alla Corte Costituzionale la seguente questione incidentale di legittimità costituzionale, rilevante ai fini della definizione del giudizio a quo, ovvero ai fini della eventuale declaratoria di illegittimità del regolamento dell’Agcom”. Motivo, “per la violazione dei principi di riserva di legge e di tutela giurisdizionale in relazione all’esercizio della libertà di manifestazione del pensiero e di iniziativa economica, sanciti dagli articoli 2, 21, I comma, 24 e 41 della Costituzione, nonché per la violazione dei criteri di ragionevolezza e proporzionalità nell’esercizio della discrezionalità legislativa e per la violazione del principio del giudice naturale, in relazione alla mancata previsione di garanzie e di tutele giurisdizionali per l’esercizio della libertà di manifestazione del pensiero sulla rete almeno equivalenti a quelle sancite per la stampa, con la conseguente violazione degli articoli 21, commi 2 e seguenti, 24 e 25, comma 1, della Costituzione”. Oltre al rinvio alla Corte Costituzionale, “ordina che, a cura della Segreteria della Sezione, la presente ordinanza sia notificata alle parti costituite e al Presidente del Consiglio dei ministri, nonché comunicata ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica”. La decisione risale al 25 giugno ma il Tar l’ha pubblicata solo il 26 settembre. Soddisfatte le associazioni dei consumatori tra cui Altroconsumo, Femi e Assoprovider. Da Agcom, invece, si sottolinea che il Tar, “rimettendo una valutazione di legittimità alla Corte Costituzionale, non ha messo in dubbio la legittimità del provvedimento e quindi dell’operato dell’Autorità (in questo caso avrebbe semplicemente provveduto a dichiarare illegittima la delibera) ma ha posto in dubbio la legittimità della legge dalla quale il provvedimento è originato. Una valutazione più articolata potrà essere fatta solo dopo una più attenta lettura delle carte”. Infine, ha dichiarato Confindustria Cultura: “Leggiamo con grande soddisfazione la pronuncia del Tar che non ha rilevato profili di illegittimità e incongruenza del Regolamento adottato dall’Agcom in materia di tutela dalla pirateria online. Il Tar ha pienamente riconosciuto “la competenza attribuita dalla legge all’AgCom” ad “adottare provvedimenti recanti l’ordine di rimozione dei contenuti del web o di oscuramento dei siti. Il rinvio alla Corte Costituzionale servirà a valutare nel dettaglio i profili di eventuale incostituzionalità delle leggi italiane che hanno conferito ad Agcom il potere di adottare un provvedimento regolamentare in materia. Attendiamo con serenità il giudizio della massima Corte al fine di valutare la congruità del Decreto Legislativo 70/2003 e il Decreto Legislativo 44/2010 ai principi fissati in Costituzione”.
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