“Ballarò”, debutto con polemiche sui costi

Si avvicina il debutto del nuovo “Ballarò” (domani su RaiTre in prima serata) condotto da Massimo Giannini e si acuiscono le polemiche sui costi della trasmissione e, in particolare, sulla decisione della tv pubblica di affidarla a un giornalista esterno all’azienda. Non servono a placarle i chiarimenti dell’agente di Roberto Benigni, Lucio Presta, che – confermando quanto pubblicato da “La Notizia” – ha dichiarato che il comico toscano non realizzerà la copertina della puntata d’esordio, limitandosi a un’intervista e a un saluto (una tantum), senza percepire alcun compenso. «Una scelta incomprensibile». Così Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai, ha definito la decisione della Rai di affidare a Giannini la conduzione di “Ballarò”: «La Rai, con questa operazione, ammette implicitamente che tra i suoi 1.700 giornalisti assunti non ne esiste uno in grado di condurre la trasmissione». Per Fico si deve considerare anche il risvolto economico: «Scegliere un professionista interno avrebbe comportato un grande risparmio per l’azienda: Giannini si avvarrà di altri collaboratori esterni (circa 30 persone, con il numero degli inviati quasi raddoppiato rispetto alle passate edizioni del talk), mentre un giornalista Rai avrebbe coinvolto nella squadra altri colleghi. L’ex vicedirettore di “Repubblica” e il suo staff potrebbero costare alla tv pubblica circa un milione di euro».

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