Cto: la situazione si complica ulteriormente
Per chi avesse potuto pensare che la messa in liquidazione (con decorrenza l’1 maggio) della società con tanto di dimissioni irrevocabili da parte dell’azionista di maggioranza e presidente Marco Madrigali potesse essere l’ultima evoluzione del caos Cto, ecco l’ennesima sorpresa. Il piccolo bagliore di speranza acceso dall’entrata in scena, annunciato il 2 aprile scorso (insieme all’annuncio della messa in liquidazione), di due società americane pronte a rilevare Cto (Falcon e Mcb, rispettivamente terzo e quarto possibile acquirente di Cto dall’inizio dell’amministrazione controllata), si sta spegnendo a causa della non confermata indiscrezione che Marco Madrigali sarebbe indagato dalla Procura di Bologna per false comunicazioni sociali (assieme ad altri 8 membri del Cda in carica tra dicembre 2003 e gennaio 2004). Eppure Mcb sembrerebbe un’azienda concreta che proprio recentemente ha vinto un contratto per fabbricare i chip della nuova carta d’identità elettronica per il governo Berlusconi, per un valore di 6,2 milioni di dollari. Secondo le dichiarazioni di Maurizio Dorigo, consigliere di Cto, riportate dal quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore, però, neanche gli americani sarebbero l’ultima speranza. “Se le trattative dovessero fallire si metteranno a reddito gli asset del gruppo”, ha dichiarato Dorigo, riferendosi a trattative in corso tra Ctonet e l’americana Mitic Entertainment per riattivare il contratto di licenza della vendita del mmorpg Dark Ages of Camelot e la vendita di 26 videogiochi realizzati dalla controllata Arxel Tribe. “Se queste trattative andassero in porto ci sarebbero le basi per negoziare con le banche una ristrutturazione del debito per far uscire Cto dalla liquidazione”, conclude Dorigo.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it