Clima, serve programmazione!

L’industria del clima proprio non ci sta. Dopo le “lamentele” del trade rispetto alla gestione della stagione 2015, i player non hanno più voglia di fare da “pungiball” al malcontento che ruota (sempre) intorno al business della climatizzazione. Il riferimento è al rammarico che – fino alla fine dello scorso anno – si percepiva nei corridoi del canale per le vendite registrate in stagioni (secondo fonti aziendali, +62% vs stagione 2014, ndr) che, per la distribuzione, potevano essere migliori se la disponibilità di merce fosse stata maggiore e quindi “adeguata” alla domanda. La verità è che il mercato della climatizzazione è un settore che lascia alibi e porte aperte alle discussioni infinite. E questo perché il clima è un prodotto stagionale.
Ecco un’anteprima delle considerazioni dell’industria di settore (è possibile leggere l’articolo completo sul numero di gennaio-febbraio di Trade Bianco):
Daikin
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Gianni Volontà, responsabile vendite
“Daikin non ha sofferto di rotture di stock di prodotto. Il nostro impegno verso la clientela è sempre massimo e rivolto alla piena soddisfazione della domanda, cosa che è avvenuta regolarmente anche nella passata stagione”.
De’Longhi
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Roberto Caputo, direttore vendite Italia
“Per quanto riguarda l’offerta di clima portatile Pinguino, abbiamo collocato nell’eldom le stesse quantità dell’anno precedente. La differenza sostanziale tra la stagione 2014 e la stagione 2015 è stata che nell’ultimo anno il sell out è stato totale. Nel 2014 è risultato invece pari al 50% circa degli stock”.
Mitsubishi Electric
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Alfredo Monteverde, consumer channel sales section manager
“Lavoriamo molto sui forecast, pianifichiamo con le fabbriche i quantitativi di prodotto da ricevere per supportare il trade al meglio. Purtroppo capita che, a seguito di ondate inaspettate di caldo, aumenta in modo imprevisto la domanda da parte dei consumatori, ma a stagione inoltrata diventa difficile avere nuovi quantitativi aggiuntivi. È bene ricordare che la domanda delle fabbriche arriva da tutta Europa, tra l’altro, in una situazione di mercato europeo positiva, a partire da quello spagnolo”.
Olimpia Splendid
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Marco Saccone, marketing director&subsidiaries manager
“Sicuramente una stagione climatica come quella del 2014 ha influenzato negativamente tutte le aspettative del comparto e ha portato i produttori, gli importatori e la distribuzione a iniziare il 2015 molto timidamente, cercando di minimizzare l’impatto finanziario degli stock”.
Samsung
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Stefano Dalan, aircon sales manager
“Per Samsung il canale retailer rappresenta un asset distributivo fondamentale e strategico per il brand. È necessario continuare a perseguire una politica di valore che fa leva su prodotti di livello dal punto di vista delle prestazioni e del design, con attività di comunicazione innovative anche all’interno dei punti vendita che dovrebbero diventare il vero fulcro nel processo di sell out”.
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