“Distribuzione diretta? Nessun ripensamento”

“Adottiamo un modello diretto di distribuzione, di collegamento con il cliente, e non abbiamo alcun ripensamento”. Così Fabio Degli Esposti, direttore generale di Nespresso Italia, conferma a Il Sole 24 ore la validità della scelta di non distribuire le capsule di caffè presso i negozi delle GD e della gds, punti vendita che invece commercializzano le macchine a sistema Nespresso. E proprio sul fronte del modello di distribuzione diretta, la subsidiary italiana del colosso svizzero ha annunciato quasi 10 mila nuovi punti di ritiro, di cui circa 8.800 rappresentati da sportelli di Poste Italiane e il restante da punti TNT dedicati agli ordine on line. Un deciso balzo ‘numerico’ rispetto ai classici pick up point Nespresso rappresentati dai 40 punti vendita a brand – che potrebbero diventare 50 entro fine dell’anno, a partire dal prossimo negozio che sarà inaugurato a metà aprile presso l’Arese Shopping Center – e dalla consegna a domicilio con ordine on line o telefonico. D’altronde, come ha confermato il manager al quotidiano economico: “C’è ancora molto spazio di crescita per le capsule. La metà delle famiglie non ha ancora il porzionato in casa e molte lo mixano ancora con la tradizionale moka. C’è molto spazio soprattutto al Sud, feudo delle macchine tradizionali e della moka”. Un potenziale che a quanto pare Nespresso Italia vuole andare oggi a ‘servire’ per cominciare con una rete capillare di pick up point, anche per non lasciare fette di mercato nelle mani delle sole capsule compatibili. Tuttavia Degli Esposti non ha mancato di evidenziare: “Valuterei però il nostro potenziale di crescita con l’avanzata delle nuove generazioni”. Non a caso il brand svizzero ha annunciato Prodigio, la prima macchina da caffè Nespresso ‘smart’.
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