“Un 2016 positivo”

“Un 2016 positivo che conferma l’inversione di tendenza che si era già manifestata lo scorso anno”. È stata questa l’affermazione con cui Manuela Soffientini, presidente di Ceced Italia, ha commentato in grande sintesi l’andamento del mondo appliances: “i dati del sell-in dei primi 11 mesi del 2016 ci dicono infatti che molti comparti sono in crescita e ci sono solo poche marginali eccezioni. Ci sono quindi tutte le premesse perché tutto l’anno si chiuda a segno più e che questo trend prosegua nel 2017”.
Il settore del grande elettrodomestico ha infatti riportato nel periodo gennaio-novembre una crescita del 2,7% delle vendite, con settori molto vivaci come le lavastoviglie (+9,5%), i forni (+8,2%), piani cottura (+6,8%), ma anche le cucine e le lavabiancheria riportano un aumento del sell in del 2,6%. I frigoriferi vedono invece vendite in contrazione del 3,6%, ma sono i modelli free standing a soffrire (-7%), mentre quelli a incasso crescono del 2% a ennesima conferma secondo Manuela Soffientini della bontà degli incentivi. Ma, non è solo il comparto del ged in territorio positivo, anche le cappe segnano dopo anni un trend finalmente a segno più. Vendite in aumento anche per il settore clima, seppur in rallentamento negli ultimi mesi, e per il piccolo elettrodomestico che ha visto particolare vivacità sui segmenti di valore. Questo quadro decisamente confortante sul fronte del sell in si confronta con “una ineluttabile riduzione dei volumi produttivi interni a seguito dei processi di delocalizzazione in atto da anni, ma che vedono di contro il nostro Paese tuttora in prima linea a livello europeo nella produzione di prodotti che vogliono distinguersi per qualità e per design, pensiamo per esempio al comparto cottura” ha aggiunto la manager che ha proseguito agganciandosi all’andamento positivo anche degli acquisti – anche se in rallentamento nei due mesi scorsi: “Il contesto è quindi positivo sia sul fronte del sell-in sia del sell-out, l’unico allarme arriva dall’erosione del prezzo medio e da un mix di vendita che si alza solo a fronte di tagli di valore e di redditività e quindi di una pressione promozionale che ha toccato su certi prodotti soglie persino del 60%, quindi decisamente poco sostenibili. Penso che da solo questo dato suggerisca ancora una volta la necessità di qualche correttivo”.
Per finire la presidente di Ceced ha voluto ricordare che la ‘rinascita’ dell’associazione ha preso il via mettendo al centro i temi essenziali e concreti che toccano la sua compagine. In particolare in questi mesi i dossier sul tavolo sono stati quelli dell’etichetta energetica che entrerà in vigore in maniera progressiva dal 2018, dell’implementazione dei decreti Raee con attenzione anche alle ricadute del nuovo sistema 1 contro 0 e quello dell’economia circolare che deve essere sostenuta e implementata, ma con le dovute cautele e i necessari allineamenti a livello europeo per una piena tutela soprattutto degli utenti finali. “Questi temi saranno al centro anche delle nostre attività dei prossimi due anni, sarà un biennio intenso con traguardi importanti da raggiungere e non solo sul fronte dell’ambiente” ha concluso Manuela Soffientini.
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