Si terrà a Mantova dal 7 al 9 ottobre la nuova edizione degli Incontri del cinema d’essai organizzati dalla Fice. Se ne è parlato questa mattina alla casa dello Spettacolo al Lido di Venezia. La manifestazione vedrà coinvolti il cinema Ariston – sede principale dell‘evento – ma anche il Mignon e lo Spazio Oberdan. I premi al cinema d’essai saranno consegnati all’interno dello storico Teatro del Bibiena. La manifestazione sarà aperta il 6 ottobre con l’anteprima per il pubblico di Romeo & Juliet di Carlo Carlei. Molte le anteprime previste (molti titoli sono in fase di definizione); l’8 ottobre previsto un convegno sul rapporto tra film e festival e distribuzione del prodotto. Tra i film in programma Storie pazzesche (Lucky Red) visto a Cannes. I fratelli Taviani presenteranno le prime immagini di Maraviglioso Boccaccio che sarà distribuito da Teodora; parte del cast sarà a Mantova per l‘occasione. Sempre Teodora presenterà Pride. Good Films farà vedere Sils Maria mentre Academy Two proporrà Il grande quaderno. Per la città sarà in anteprima anche il nuovo lavoro Peter Greeneway,Golzius and the Pelican Company, che unisce cinema e teatro . In programma anche Melbourne (Microcinema) visto a Venezia alla Settimana della critica. Life itself è il titolo del documentario proposto da I Wonder Pictures. La Cineteca di Bologna presenterà uno dei suoi film restaurati (titolo ancora da definire) mentre Exit Media farà vedere il film spagnolo La vita è facile ad occhi chiusi, vincitore dei premi Goya di quest‘anno. Confermata la collaborazione con la Biennale di Venezia che porterà a Mantova alcuni titoli della Mostra del Cinema. Ha dichiarato per l’occasione Luigi Cuciniello, direttore organizzativo della Biennale: “Credo che Mantova sia la sede giusta per gli Incontri del cinema d’essai della Fice. Noi, come Biennale di Venezia, sosteniamo e collaboriamo con la Fice per le giornate di Mantova. Pensiamo che sia un momento importante per sostenere la vita dei film selezionati alla Mostra del Cinema e che poi devono trovare la possibilità di essere distribuiti. Alla fine del festival è importante che ci sia una manifestazione, come quella di Mantova, che dia al pubblico e agli operatori la possibilità di vedere e apprezzare i film. Dobbiamo trovare dei punti di discussione, confronto e dialogo sui titoli. Venezia quest’anno ha scommesso molto e alcune sono state scommesse vincenti, come i film italiani“. Ha aggiunto il presidente Fice, Domenico Dinoia: “Siamo alla sesta edizione degli Incontri Fice a Mantova. La collaborazione con Venezia è fondamentale. Uno dei nostri compiti è quello di fare in modo che i film dei festival siano visti e possano trovare distribuzione. Dobbiamo abituarci a lavorare di più insieme ai distributori per il bene del mercato. Abbiamo bisogno di far conoscere molto di più il cinema; c’è una cinematografia che merita di essere vista. Spero che da Mantova, insieme ai distributori, parta una volontà nuova di fare di tutto perché le nostre sale siano sempre più un momento di pluralità di linguaggi e offerta. Abbiamo bisogno che i film siano programmati più a lungo e che abbiano più spazio. Credo che Mantova, oltre alle anteprime e alla premiazione dei film d’essai, possa partire uno spirito nuovo per il cinema di qualità che avrà un grande avvenire se tutti lavoreremo insieme“. Paolo Protti, ex presidente Anec, gestisce il cinema Ariston di Mantova. Nel suo intervento ha messo in risalto che da luglio in poi ci sono stati pochi titoli in distribuzione: “Abbiamo dovuto riaprire il cinema ma abbiamo patito molto l’assenza di prodotto che ci ha messo in grande difficoltà. Ora ci sarà un intasamento di film in uscita, circa quaranta titoli a settembre che rischiano di cannibaalizzarsi. Dobbiamo riflettere su questo tema tutti insieme“. Gli ha risposto Andrea Occhipinti, presidente dei distributori Anica: “Da quando sono stato eletto presidente dei distributori, sono due le linee che sto perseguendo e uno di questi è l’eliminazione della stagionalità. Non è facile perché ci vuole un cambio di mentalità da parte di tutti noi; penso ai produttori italiani ma anche a noi distributori. Il secondo tema è la multiprogrammazione che può aiutare i film e le sale“.
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