“Carta del docente, attuazione pasticciata che distorce la concorrenza”
a procedura di iscrizione per i punti vendita che intendono consentire agli insegnanti di utilizzare il proprio buono del valore di 500 euro risulta essere secondo Aires “non solo complicata e macchinosa, ma anche distorsiva della concorrenza tra operatori. Il sistema di accreditamento e la piattaforma informatica crea corsie preferenziali, per via di una procedura farraginosa e inefficiente, a favore di alcune imprese a discapito di altre le cui richieste rimangono su un binario morto” si legge nella nota dell’associazione da sempre impegnata a controllare e a intervenire su norme e su regolamenti attuativi poco lineari o addirittura controproducenti per i proprio associati.
“Ci siamo decisi a lanciare questo allarme dopo avere cercato una soluzione contattando il Ministero e ottenendo risposte non soddisfacenti” ha dichiarato nel dettaglio Davide Rossi, direttore generale di Aires: “Va ricordato infatti che Hardware e Software sono tra i prodotti acquistabili dagli insegnanti utilizzando le risorse messe loro a disposizione nel quadro del pacchetto ‘La Buona Scuola’. Siamo subissati da proteste dei negozianti che non solo risultano ingiustificatamente esclusi dalle liste dei rivenditori accreditati perdendo opportunità di business, ma anche vedono messa a rischio la propria credibilità verso la clientela alla quale si trovano obbligati a rifiutare l’utilizzo dei buoni erogati dal Ministero. Auspichiamo che la Ministra Fedeli voglia immediatamente mettere mano alla questione e risolvere questo inaccettabile trattamento asimmetrico tra operatori commerciali. Siamo ovviamente a disposizione per contribuire in ogni modo alla messa in opera di un sistema che consenta una immediata operatività della Carta del Docente presso tutti i punti vendita interessati”.
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