Digital detox impossibile per un terzo degli italiani

La cyber-dipendenza è ormai un problema riconosciuto anche dalla medicina e i giornali segnalano ogni giorno iniziative per aiutare le persone a intraprendere una “digital detox”. GfK con uno studio internazionale che ha coinvolto oltre 22.000 persone in 17 paesi ha cercato di capire quante persone sono consapevoli di avere un problema di dipendenza dalla tecnologia. Così oltre un terzo degli intervistati (34%) ha ammesso di avere delle difficoltà a prendersi una pausa dalla tecnologia (da Smartphone, Computer, TV, ecc.), anche quando sa che dovrebbe farlo. Le risposte degli italiani sono abbastanza allineate con quelle del resto del mondo, con alcune peculiarità. Nel nostro paese, la percentuale di chi ammette di avere problemi di dipendenza da tecnologia è del 29%, mentre il 20% dichiara di non avere nessun problema. Nel nostro paese la fascia d’età maggiormente dipendente dalla tecnologia è quella dei trentenni (37%) e non i teenager (35%), come succede nel resto del mondo. Al terzo posto ci sono i quarantenni con il 34% mentre la fascia 20-29 anni è solo al quarto posto con il 32%. Nel nostro paese le persone che fanno più fatica a mettere in pratica la “digital detox” sono quelle a reddito medio-alto (32%) e basso (31%) mentre la fascia ad alto reddito è quella che ha meno problemi in assoluto (27%). L’esatto contrario di quello che succede nel resto del mondo.
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it