In Italia il 60% guarda film e serie TV su laptop, l’80% ascolta musica da smartphone
PayPal ha reso pubblica la seconda parte dello studio “Digital Goods Economy Survey”, che esamina gli atteggiamenti, le abitudini e i comportamenti dei fruitori di contenuti multimediali nei settori della musica e dei video digitali (inclusi film e serie TV). La ricerca, commissionata a SuperData, ha interessato 10.000 utenti in 10 mercati, tra cui anche l’Italia. La ricerca mostra che, per quanto riguarda questi contenuti, è in calo l’interesse per le copie fisiche infatti solo il 7% degli intervistati in Italia preferisce possedere copie fisiche della propria musica e solo il 17% desidera una combinazione di musica digitale e su supporti fisici. La maggior parte degli utenti italiani preferisce acquistare tutta la propria musica e archiviarla in digitale (41%) oppure ascoltare la musica in streaming o attraverso un abbonamento, in modo da potervi accedere ovunque si trovi (29%). Per gli utenti italiani nella fascia di età 18-34 anni, la percentuale relativa all’utilizzo di servizi in streaming a pagamento (73%) è superiore a quella dei download di musica a pagamento (48%).
Invece, tra gli utenti italiani con più di 35 anni, appena poco più di metà (55%) usa servizi in streaming, mentre il 60% utilizza servizi di download a pagamento, a indicare una preferenza per l’acquisto della musica rispetto all’ascolto in streaming. Per quanto riguarda i dispositivi usati per guardare i film o le serie TV acquistati o riprodotti in streaming online negli ultimi tre mesi, la maggior parte degli intervistati in Italia ha dichiarato di utilizzare Laptop (60%), tablet (56%), PC desktop (49%) e smartphone (41%). Inoltre l’Italia fa registrare numeri interessanti anche per Apple TV (11%) e Chromecast (13%). Lo smartphone è invece il dispositivo di gran lunga più citato dagli italiani (88%) per ascoltare musica in streaming o acquistata online. Infine i millennial si affidano principalmente a servizi come Netflix per l’intrattenimento, ma quasi due terzi (62%) degli intervistati ha dichiarato di avere annullato un abbonamento a un servizio di video in streaming dopo meno di dodici mesi. In Italia, quasi il 43% degli utenti di servizi di musica in streaming ha invece indicato di avere mantenuto attivo un abbonamento per un anno o più. Sebbene circa il 75% degli intervistati abbia indicato di non avere piratato o scaricato illegalmente film o serie TV negli ultimi tre mesi, il 39% degli intervistati in Italia in genere scarica o visualizza illegalmente contenuti per guardare film non ancora rilasciati in home video, mentre il 14% per film che sono ancora in programmazione nelle sale. Il 15% degli intervistati che scaricano o visualizzano illegalmente contenuti ha ammesso di essere interessato solo ai programmi televisivi e non ai film.
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