Mercato immobiliare in movimento
Il 2016 è iniziato positivamente per il mercato immobiliare. I dati raccolti dal gruppo Tecnocasa rivelano interesse per l’acquisto di immobili sia da parte di investitori sia di persone alla ricerca della prima casa; le ragioni principali sembrano essere la convenienza dei tassi dei mutui e l’abbassamento dei prezzi. Come abbiamo già riportato, il 2015 ha segnato una ripresa delle compravendite. Inoltre, affermano da Tecnocasa, i prezzi immobiliari nel 2015 hanno chiuso con una diminuzione del 4,2% nelle grandi città, del 3,7% nei capoluoghi di provincia e del 4,5% nell’hinterland delle grandi città. Per quanto riguarda i tempi di vendita, gli ultimi dati disponibili indicano una leggera riduzione. Nelle grandi città le tempistiche di vendita sono di 167 giorni contro i 173 giorni registrati un anno fa; nei capoluoghi di provincia hanno una media di 180 giorni contro i 184 di un anno fa e nei comuni dell’hinterland delle grandi città 192 giorni contro 196. Passando alle tipologie preferite dagli acquirenti, Tecnocasa evidenzia che la diminuzione dei prezzi fa spostare l’attenzione sui tagli più ampi, che ora sono più convenienti: un fenomeno in atto da alcuni semestri. In particolare, il trilocale è scelto nel 37,5%, segue il bilocale con il 25,1%, il quattro locali con il 24,4%, e infine il cinque locali con il 9,3%. Sono preferiti gli immobili in buono stato rispetto a quelli da ristrutturare. Per quanto riguarda invece l’affitto, nelle grandi città il 2015 ha visto una contrazione dei canoni di locazione dello 0,5% sui bilocali e un aumento dello 0,3% sui trilocali. La preferenza va su soluzioni in buono stato e ben arredate. Nel 57,5% dei casi chi ha cercato una casa in affitto lo ha fatto come scelta abitativa, il 36,1% per motivi legati a trasferimento lavorativo e la restante parte è rappresentata da studenti che cambiano città per studiare. La previsione di Tecnocasa per 2016 è di una contrazione dei prezzi immobiliari compresa tra -2% e 0%, mentre le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 460-470 mila. Rispetto a sei mesi fa, dalle analisi del sentiment risultano in aumento le percentuali di chi ritiene che i prezzi restino stabili nei prossimi mesi, seguiti da coloro che si aspettano ancora un leggero ritocco verso il basso.
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