Agcom: le cinque criticità della produzione audiovisiva

Si è conclusa con l’approvazione a maggioranza da parte dei consiglieri l’indagine di Agcom sul settore della produzione audiovisiva (delibera 20/15/Cons.), realizzata con la partecipazione delle imprese e delle associazioni di categoria degli operatori del settore. In particolare, sono state evidenziate cinque criticità:
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1) La frammentazione del mercato delle imprese di produzione, per cui si ravvisa la necessità di un consolidamento, anche al fine di rafforzarne la competitività internazionale;
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2) L’attuale sistema di obblighi di investimento, per cui si ritiene necessario individuare un giusto bilanciamento degli interessi attraverso una maggiore semplificazione e flessibilità;
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3) l’articolato e complesso sistema di sotto-quote, che richiede una semplificazione del quadro normativo e regolamentare;
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4) l’opportunità di intervenire sulla nozione di produttore indipendente e sul sistema di negoziazione e gestione dei diritti di sfruttamento delle opere prodotte;
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5) il superamento delle criticità nel rapporto tra soggetti tradizionali (fornitori di servizi di media audiovisivi e produttori) e i c.d. “over-the-top”, con l’obiettivo di ridurre lo squilibrio competitivo che avvantaggia questi nuovi soggetti del mercato digitale.
«Il quadro normativo è variegato e complesso, caratterizzato da una pluralità di interventi di rango primario e secondario con una sedimentazione di obblighi disomogenei», una questione che diventa ancora più rilevante alla luce dei programmi di riforma avviati a livello europeo (revisione della direttiva sui servizi di media audiovisivi e della direttiva in materia di contenuti digitali e tutela del diritto d’autore) e nazionale (disegno di legge di iniziativa del Governo in materia di cinema, audiovisivo e spettacolo dal vivo).
In allegato, il testo completo dell’indagine.
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