Il canone Rai verrà pagato in base a reddito e consumi, per un importo che oscillerà tra i 35 e i 65 euro. Sono le ultime indiscrezioni sulla riforma cui è al lavoro il sottosegretario Antonio Giacomelli e che dovrà tradursi in un decreto entro ottobre, con l’obiettivo di convertirlo in legge entro l’anno. La prima rata di gennaio slitterà di qualche mese; inoltre, parte degli introiti proverranno dai ricavi derivanti dai Giochi, Lotteria Italia compresa. Nel decreto potrebbe confluire anche un emendamento per bloccare l’applicazione dei criteri stabiliti da Agcom per il pagamento dei canoni delle frequenze. Sul tema si è espresso anche il presidente della commissione di Vigilanza, Roberto Fico, che in un’intervista a “la Repubblica” ha confermato un incontro per la settimana prossima tra la commissione, il presidente Agcom Angelo Cardani e il sottosegretario Giacomelli. Fico si è dimostrato scettico anche nei confronti della riforma del canone, in particolare sulla proposta di legarne i ricavi alla Lotteria Italia, sia perché si tratterebbe di un flusso di denaro incostante, sia perché fa leva sui giochi in un momento in cui si sta emergendo il problema della ludopatia.