Il punto su Mediaset: bilanci & previsioni

Luglio, tempo di bilanci 2017-2018, ma anche di previsioni 2018-2019. È un momento per dire tutto (ma non proprio) di ciò che bolle in pentola dopo i risultati conseguiti nella stagione precedente. E, per quanto riguarda il Biscione, queste settimane di abbuffata Mondiale. Di quel che attende i palinsesti delle reti generaliste, abbiamo già parlato, delle suggestioni e strategie delineate dal management di Cologno Monzese cercheremo di dire adessso.
-
Preannunciato a luglio 2017, è nato ieri, il servizio ott del Biscione Mediaset Play che ha già avuto un minirodaggio con l’avvio dei Mondiali 2018.
-
La costituzione di un broadcaster panauropeo, preannunciata da Fedele Confalonieri, in occasione della recente assemblea dei soci Mediaset 2018, sarebbe – per Pier Silvio Berlusconi – fattibile («diverse le possibilità di sviluppo») ma non in tempi brevi. Nucleo centrale della strategia potrebbe essere proprio Mediaset, azienda leader nei due mercati europei in cui opera: Italia e Spagna. A stretto giro potrebbe invece arrivare notizia di un accordo con un partner europeo. Si vocifera che potrebbe essere la tedesca ProsiebenSat.1.
-
Un successo Mondiale. Le prime 36 partite di Russia 2018 hanno conseguito una media del 26% con una media di 4 milioni di spettatori. Sarebbero, Berlusconi dixit, il primo evento calcistico in cui il broadcaster porterà a casa degli utili. Quanti? Al momento non è dato quantificarlo: si parla di 80 milioni di euro di raccolta contro un costo di 78 mln. Pare comunque che i primi sei mesi di raccolta del 2018 rispetto all’anno precedente, abbiano registrato un incremento del 2%, mentre luglio totalizzerà un risultato decisamente superiore. Con quali risultati sulla raccolta dei mesi successivi (di solito gli inserzionisti che investono in massa negli eventi sportivi estivi, disinvestono decisamente a settembre…) si vedrà.
-
Nel giro di una settimana di dovrebbe avere notizie dell’accordo di ritrasmissione da siglare con Sky e Perform per poter offrire agli abbonati a Premium Calcio dei pacchetti di partite. Il tutto però nel pieno rispetto del Piano strategico di Londra che fino al 2020 non prevedeva esborsi per gli eventi sportivi pay.
-
Accelerazione sulla produzione interna di contenuti. Non è stato dato conoscere l’ammontare degli investimenti previsti, basti sapere che la rivoluzione copernicana che coinvolgerà Rete 4 dall’access prime time alla seconda serata, prevede un passaggio netto da 30 serate autoprodotte a 58. Questa strategia comunque interesserà tutte e tre le reti generaliste: è stato calcolato che in autunno nella stessa sera due reti su tre offriranno in contemporanea contenuti autoprodotti.
-
Leader nei video online. Oltre un miliardo i video visti dagli utenti dai portali del gruppo, il Biscione da solo totalizza la somma di tutti gli altri editori italiani attivi online.
-
Migliorati gli ascolti complessivi delle reti nella stagione 2017-2018: +0,5% per le generaliste, +1% per le tematiche.
-
Impegno formale di Pier Silvio Berlusconi a una ridefinizione definitiva dell’inizio della prima serata: «Se la Rai comincerà a fissare un orario, impegnandosi a rispettarlo nel tempo, noi ci adegueremo».
-
Chiuso accordo di quattro anni per la proposta delle partite delle nazionali che selezioneranno le squadre che parteciperanno ai prossimi Europei di calcio e alla Nations League.
In caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it