La7 e Mediaset contro la pubblicità Rai
Il recupero dell’evasione del canone porterà un extra-gettito nelle casse Rai? Allora dovrà rinunciare a parte della pubblicità. Questo, in sostanza, il punto di vista di La7 e Mediaset in merito alle novità che l’agganciamento del canone in bolletta porterà al servizio pubblico. L’incremento quantificato in 280mln di euro da Mediobanca nel 2016 (circa il 33% delle somme recuperate dall’evasione) danneggerà i competitor. Inoltre, accusa Cairo, patron di La7, Viale Mazzini ha operato negli ultimi quattro anni un dumping incredibile», dimezzando i prezzi pubblicitari rispetto agli altri Paesi. Occorre quindi maggiore equità, un ripensamento del sistema televisivo prevedendo un nuovo assetto per la pubblicità, togliendola per esempio da due canali importanti del servizio pubblico. Della stessa opinione, riporta “la Repubblica”, il consigliere Mediaset Gina Nieri: fermo restando che il servizio pubblico vada affidato alla Rai, la quota di pubblicità deve essere regolamentata, per trovare un equilibrio in tutto il sistema dell’editoria. La legge di Stabilità prevede che solo una parte di quanto recuperato dall’evasione della tassa sia destinato alla Rai, il resto andrà all’emittenza locale e all’eliminazione della tassa sulla prima casa.
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