Netflix: ciao Italia
Netflixing, ovvero “guardare un’intera stagione di uno show in una volta sola”, oppure, “una validissima scusa per evitare obblighi sociali”. Le definizioni della “Netflix way of life”, che buona parte del pubblico (e sicuramente gli addetti ai lavori) ormai conosce, sono stampate sui cuscini disseminati nella sala del Park Hyatt Hotel di Milano – ribattezzata “casa Netflix” – dove i manager della società di Los Gatos hanno incontrato la stampa italiana per raccontare e presentare il servizio svod che verrà lanciato nel nostro Paese a ottobre. Pochi i dettagli sul lancio, il gruppo – ha spiegato Stuart Gurr, Publicity Contents Director – è al lavoro sull’applicazione italiana e sui contratti con i vari player per far sì che alla data X tutto il catalogo (o quasi) sia disponibile sottotitolato e doppiato in italiano. «Tutti i Netflix Original e Netflix Exclusive saranno doppiati e lo sarà la maggior parte di tutti gli altri contenuti. Le eccezioni potrebbero essere degli show mai arrivati nel vostro Paese, ma che potrebbero essere comunque interessanti. In quel caso, potrebbero essere resi disponibile solo in lingua originale», precisa.
La user interface è intuitiva e offre una gallery di contenuti diversa a seconda della profilazione dell’utente (fatta al momento dell’iscrizione), che non si basa soltanto su semplici preferenze come, per esempio, un determinato genere cinematografico, ma approfondisce ulteriormente i gusti dell’utente, per esempio selezionando tra vari tipi di comedy (slapstick, romantica etc.) o thriller, attore o regista preferito, tenendo conto anche delle scelte di visione successive. Il prezzo dell’abbonamento è ancora da definire (in altri Paesi si parte dai 7,99 euro mensili): il primo mese di prova è gratuito, mentre il servizio può essere sospeso quando si vuole. In caso di mancato rinnovo, Netflix manterrà la memoria del proprio profilo, così da non doverlo reimpostare nuovamente. La differenza di pricing non dipende né dai contenuti (che saranno uguali per tutti) né dai dispositivi di accesso (tv, tv-box, tablet, computer, smartphone, console video game, Apple TV, Chromecast, Smart Tv, PlayStation, Wii, WiiU, Xbox 360 e Xbox One, Apple tv, lettori Blu-Ray. L’importante è avere una connessione a internet), bensì dal numero di accessi in contemporanea dallo stesso account e dalla qualità di visione. Anche l’Italia non avrà problemi di connessione: «se puoi vedere i video di YouTube, puoi vedere Netflix», rassicurano da Los Gatos. A ogni modo, i contenuti saranno disponibili in sd-standard definition, Hd e 4k (il sistema si adatta alla connessione di banda senza buffering).
Esclusi, come già si sa,
Da ottobre, allora, pubblico e addetti ai lavori verificheranno la portata del gruppo nel nostro mercato, dalla banda larga ai contenuti alle piattaforme in esclusiva dopo il consolidamento di Infinity e Sky Online e degli altri servizi on demand (da Chili Tv a CuboVision) oggi presenti in Italia. Che la partita dei contenuti abbia inizio.
Per vedere le foto di “Casa Netflix” collegati alla pagina Facebook di Tivù
© RIPRODUZIONE RISERVATAIn caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it