Riforma della Rai: passano gli emendamenti di Forza Italia
La commissione Lavori pubblici del Senato dovrebbe licenziare oggi il testo di riforma della Rai, che passerà poi a Palazzo Madama per il voto e l’approvazione dopo il 15 luglio (l’attuale cda resta in carica in regime di proroga). La riforma voluta da Matteo Renzi ha subìto alcune variazioni: in base agli emendamenti presentati da Forza Italia e che hanno ottenuto parere favorevole, il nome del presidente, nominato dal consiglio di amministrazione, verrà votato alla commissione di Vigilanza. Per ottenere il via libera servirà il sì dei due terzi. L’ad dovrà inoltre acquisire il parere obbligatorio del cda al momento delle nomine. Tale parere diventerà vincolante se espresso a maggioranza dai due terzi. Inoltre, le linee editoriali e le direttive di programmazione dovranno essere formulate dal cda, non soltanto adottate. È stato inoltre approvato un emendamento del relatore del Pd, Ranucci, che prevede la richiesta del parere obbligatorio ma non vincolante del cda per le nomine editoriali, che spettano all’amministratore delegato. Passato inoltre l’emendamento dei M5S, che stabilisce che i due consiglieri designati dal Consiglio dei ministri siano scelti secondo i criteri delle società controllate direttamente o indirettamente dal ministero dell’Economia, escludendo quindi i conflitti di interesse o i cumuli di cariche in società concorrenti. Inoltre, il membro scelto dai dipendenti Rai dovrà essere titolare di un rapporto di lavoro subordinato da almeno tre anni consecutivi.
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