Vivendi: Dailymotion non basta
Con una liquidità da 10mld, il portale Dailymotion non sarà la sola acquisizione di Vivendi (controllante di Canal Plus) per il 2015. A confermarlo è stato il presidente Vincent Bolloré davanti all’assemblea dei soci. Il gruppo punta a diventare campione europeo dei media, saldamente in mano al finanziere bretone il cui peso in cda si appresta a raddoppiare grazie alla legge Florange, che raddoppia il valore del voto degli azionisti di lungo periodo. La mozione presentata dal fondo francese Phi contro questa opportunità non ha raggiunto il quorum dei due terzi necessario nelle delibere delle assemblee straordinarie, pur avendo ottenuto il 50,05% del capitale presente: Bolloré si appresta dunque a controllare il 18-20 dei diritti di voto. Smentito un interesse per Sky o Itv (mentre secondo Mediobanca uno dei potenziali partener del gruppo potrebbe essere Mediaset), il 12 maggio un comitato strategico presenterà ai vertici della società alcune ipotesi per ulteriori acquisizioni. Tra maggio e luglio Vivendi cederà l’operatore di telefonia brasiliano Gvt a Telefonica, entrando così in Telecom Italia: l’operazione porterà a una plusvalenza per Vivendi pari a 3,6mld di euro. Intanto, l’assemblea generale del gruppo ha approvato la nomina nel consiglio di sorveglianza del finanziere francotunisino di Tarak Ben Ammar, come proposto dallo stesso Bolloré.
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