Esport: è già doping

La denuncia è arrivata direttamente da alcuni videogiocatori professionisti di Counter Strike, che hanno ammesso l’uso diffuso di Adderall durante le competizioni (una sostanza che aumenta esponenzialmente lo stato di attenzione prolungandolo nel tempo per diverse ore). A queste dichiarazioni le due associazioni ESL e ESEA hanno subito risposto esprimendo la volontà di mettere in atto delle contromisure per arginare il fenomeno. La World Anti-doping Agency e la National Anti Doping Agency stanno già lavorando per inserire controlli antidoping casuali durante i tornei, proprio come avviene ad esempio nel calcio o nel ciclismo.
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