Confesercenti: a Bergamo basta ai centri commerciali
I centri commerciali come risposta alla crisi del tessile rischiano di creare posti di lavoro per gli operai disoccupati a spese dei piccoli commercianti, tessuto economico e sociale di tanti paesi e della città, che potrebbero essere costretti ai chiudere. Così si è espresso Giorgio Ambrosioni, riconfermato presidente di Confesercenti Bergamo, nella sua relazione di inizio mandato. Un impegno quadriennale, quello di Ambrosioni, che si preannuncia irto di difficoltà vista la difficile congiuntura economica. L’associazione che riunisce commercio, turismo e servizi, ha voluto riflettere in termini costruttivi facendo sedere allo stesso tavolo i principali attori economici per trovare soluzioni condivise.«In questa sede – ha, infatti, spiegato Ambrosioni – non possiamo non rinnovare la preoccupazione che in questa situazione di crisi economica l’apertura di nuovi ipermercati in territori quali la Valle Seriana e segnatamente quello sull’area Honegger ad Albino (in provincia di Bergamo; ndr), in cui riassorbire gli esuberi della stessa azienda tessile, rischi di rivelarsi un’arma a doppio taglio. Se è lodevole l’intenzione di trovare un posto di lavoro a chi lo ha perso, bisognerebbe anche considerare che un nuovo punto della grande distribuzione potrebbe mettere in ginocchio un’altra categoria: il commercio di vicinato».
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