Ance: è allarme fallimento imprese edili

Ance lancia l’allarme per il boom di fallimenti delle imprese edili registrati nel 2012. I dati relativi ai primi nove mesi dell’anno parlano di 9.500 imprese fallite, con un incremento del 25,3% rispetto al 2009, e di 360 mila disoccupati (che salgono a 550 mila se si calcola l’indotto). Ance stima che nell’ultimo trimestre dell’anno scorso il fenomeno sia andato peggiorando. A ridurre allo stremo un settore che prima della crisi rappresentava circa l’11% del Pil nazionale , sottolinea l’associazione dei costruttori edili, hanno contribuito i mancati pagamenti da parte della PA, la stretta sul credito e una, ormai cronica, mancanza di lavoro. “La crisi del settore delle costruzioni ha raggiunto livelli tali che rischia di trascinare l’economia italiana nel baratro”, ha affermato il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti,” e l’agenda politica e il prossimo governo devono tenerne conto”. E proprio i candidati premier sono i destinatari di un’iniziativa a cui i vertici dell’associazione stanno lavorando in questi giorni: l’organizzazione di un incontro nell’ambito del quale Buzzetti consegnerà un documento in cui l’associazione ha individuato le misure urgenti per far ripartire un settore che è considerato il motore dell’economia. Misure che consistono in: provvedimenti mirati, riduzione del costo del lavoro, pagamento delle imprese, riattivazione del circuito del credito, nuovo patto di stabilità, revisione della tassazione degli immobili.
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