I dati di Ikea Italia nell’anno fiscale appena concluso

Si è appena conclusa la conferenza stampa in cui Lars Petersson, a.d. di Ikea Italia, ha presentato i risultati della catena nel nostro Paese nell’anno fiscale 2013-2014, che si è chiuso lo scorso agosto. Dopo due anni di flessioni il fatturato, attestatosi a 1,554 miliardi di euro, è tornato in positivo, con una crescita dell’1,8% e si avvicina ai risultati del 2010. I fattori che hanno permesso la crescita sono stati identificati nell’apertura di tre store tra 2011 e 2014 e nello sviluppo dell’e-commerce. Il trend a parità di punti vendita, invece, ha dichiarato Petersson, sarebbe in flessione dello 0,2% circa. L’unico nuovo punto vendita aperto nel 2014 è quello di Pisa, il 21° store. Il 58% delle entrate di Ikea Italia proviene dal settore del mobile, la restante parte dai complementi e accessori. La vendita di mobili segna un -0,2% (840 milioni di euro), quella di accessori +4,9% (610,8 milioni di euro). Tra 2007 e 2013 la vendita di mobili è cresciuta del 110% e la quota di mercato della catena nel nostro Paese si attesta oggi al 9,4%. Il settore che ha registrato le migliori performance è quello dei bagni, che sono cresciuti dell’11%, seguito poi dal reparto per i bambini, l’illuminazione e il tessile. Per quanto riguarda le cucine, lo scontrino medio si attesta a circa 2.500 euro. I ricavi derivanti da questi mobili, secondo il manager, non sono paragonabili a quelli del precedente anno fiscale perché nel 2014 “è stato completamente cambiato l’assortimento, passato dal sistema Faktum a Metod, e per un mese le vendite delle cucine si sono fermate”.
Nell’ultimo anno fiscale Ikea ha potuto giovarsi anche del bonus Mobili: sono stati 6.485 i clienti che ne hanno fatto richiesta per un totale di 15,9 milioni di euro. L’e-commerce, partito due anni fa, ha totalizzato 23,2 milioni di euro, con uno scontrino medio di 145 euro “contro gli 80 euro che si registrano nei punti vendita fisici. Inoltre, le entrate dell’e-commerce valgono ora come la metà del fatturato di un nostro negozio fisico e l’1,5% del nostro intero fatturato” ha affermato Petersson. Il vantaggio delle vendite on line è che permettono di raggiungere anche i clienti che abitano lontano da uno store, ha proseguito il manager. “È stato avviato timidamente anche un servizio di consulenza on line per chi vuole acquistare una cucina tramite il nostro sito”.
I visitatori nei punti vendita sono stati 47,2 milioni, in crescita del 5,7% rispetto all’anno fiscale precedente. Il 64% del fatturato è generato dai 6 milioni di clienti possessori della carta Ikea Family.
Il catalogo è stato distribuito in 13 milioni di copie, mente sono cresciuti del 23,6% gli utenti che hanno consultato il catalogo dal sito di Ikea.
L’Italia continua a rappresentare il terzo Paese fornitore per Ikea e pesa l’8% degli acquisti della catena. Petersson ha confermato che le cucine sono i mobili più acquistati da Ikea dai produttori del nostro Paese.
Riguardo alle nuove aperture, Petersson ha affermato che esse richiedono tempi lunghi. Nelle intenzioni della catena c’è un quarto punto vendita attorno a Milano (nella località di Cerro Maggiore), uno a Verona e uno Cagliari. Prosegue inoltre il progetto di apertura a Perugia.
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