Per il restyling, Enrico Magistro Art Director e co-owner insieme alla sorella Elena di Quadrodesign, un’azienda di rubinetterie giovane e dinamica, hanno individuato nello studio wok il team di architetti che, proprio per il loro innato spirito di ricerca, fosse in grado di rimodulare gli ambienti, della sede dell’azienda sul lago d’Orta, anche nel progetto di interior. 

L’approccio intrapreso dallo studio wok ha scelto di abbinare materiali nobili a un design essenziale, archetipico, quasi senza tempo un po’ com’è la produzione aziendale. L’uso di volumi semplici e puri e di una palette composta da materiali naturali e dalle tinte neutre e calde è in pratica il tema progettuale centrale.

I lavori di ristrutturazione hanno riguardato due piani. Al piano terra, dopo l’ingresso vengono ubicati gli uffici trasformati in un open space con l’intento di superare la tipica organizzazione corridoio-uffici. Una sequenza di pareti vetrate e la presenza di quattro volumi in betulla rendono meno netta questa separazione e permettono alla luce naturale di invadere le stanze. Questi elementi, oltre a fungere da contenitori, danno gerarchia agli ambienti e consentono di separarli attraverso pareti scorrevoli integrate.

Lasciando lo spazio, lungo un corridoio si arriva alla sala ristoro e a una zona relax informale per poi trasferirsi una zona di passaggio. In questo ambiente è stata scelta la betulla che si inserisce nel sottoscala per gestire la separazione tra la zona produttiva e quella direzionale e accompagna il visitatore agli spazi del piano superiore. Al primo piano troviamo un grande open-space che funge da showroom aziendale e per l’esposizione dei prodotti. A questo scopo è stato studiato un allestimento che esibisse tutte le collezioni in maniera flessibile e fosse facilmente rimodulabile.

Uno degli spazi della sede di QuadradesignIn questo caso le pareti che fanno da fondale sono rivestite da pannelli con un pattern regolare di fori, mentre al centro sono disposti quattro tavoli in betulla con il top diviso in panelli interscambiabili. A soffitto, un’infrastruttura luminosa garantisce un’illuminazione adatta per ogni set-up.

Sempre al primo piano, a fianco dello spazio espositivo, si trova la sala riunioni, caratterizzata da finestre continue su tre lati, sottolineate da una boiserie in betulla che, sui lati corti, prende corpo e diventa elemento contenitore. Qui è stato sistemato un grande tavolo riunioni in Fenix nero. La luce naturale è stata gestita con un sistema di tende a bande verticali orientabili che permettono una perfetta regolazione dell’illuminazione  durante l’arco della giornata lavorativa. Per il progetto ci sì è avvalsi della collaborazione di Fioroni falegnameria, gli arredi sono invece di Manerba, Miniforms e Hay. Mentre per l’illuminazione è stata scelta Flos!