Electronic Arts-Cto: i retroscena

La notizia dell’interruzione dei rapporti tra Electronic Arts e Cto dello scorso 19 maggio ha scosso il mercato. Il rapporto tra le due società dura da quasi vent’anni (Cto fu fondata nel 1983 a Bologna dall’imprenditore Marco Madrigali) ed è attualmente regolato da un contratto di distribuzione esclusiva a favore di Cto che ha scadenza al 31 marzo 2004, con opzione di estensione fino al 31 marzo 2006, esercitabile entro il 15 gennaio 2004, nel caso Cto raggiunga determinati obiettivi di vendita entro il 31 dicembre 2003. La notizia del 19 maggio è solo una conseguenza dei rapporti tesi che sussistono tra le due società da un po’ di tempo. In data 20 novembre 2002, infatti, Cto avviò un’azione giudiziaria nei confronti di Ea presso la Corte d’Appello di Bologna per accertare (i virgolettati si riferiscono a quanto scritto nei comunicati Cto) “la contrarietà alla normativa antitrust italiana…. della condotta assunta dal Gruppo Ea nei confronti di Cto Spa”, alla quale Ea rispose promuovendo un arbitrato a Londra “per far accertare presunte violazioni di Cto riconducibili al mancato rispetto di prezzi fissati da Ea” e conclusasi con la richiesta da parte di Cto di 5 milioni di euro per danni che “verranno incrementati non appena quantificati gli ulteriori gravissimi danni che la condotta del Gruppo Ea sta causando a Cto e ai suoi azionisti, in considerazione della potenziale perdita dell’esclusiva per la distribuzione dei prodotti Ea sul mercato italiano”. Cto ha, poi, presentato formale denuncia contro Ea alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che al momento in cui scriviamo ancora si deve esprimere. In seguito alla decisione di Ea di interrompere i rapporti manifestata lo scorso 19 maggio, che hanno avuto come conseguenza l’immediata sospensione del titolo Cto in borsa (Ea rappresenta oltre il 65% del fatturato del gruppo Cto e circa l’80% di Cto Spa), Cto ha richiesto e ottenuto dalla Corte d’Appello di Bologna lo scorso27 maggio “la immediata sospensione degli effetti della risoluzione del contratto di distribuzione… tra Ea e Cto Spa…”, il che significa che Ea è obbligata a rispettare i termini del contratto (e quindi fornire esclusivamente a Cto i propri prodotti) almeno fino al 10 giugno, quando la Corte d’Appello emetterà un’ulteriore ordinanza.Il Consiglio di Amministrazione di Cto ha quindi deciso di rinviare l’approvazione del bilancio chiusosi lo scorso 31 marzo (il fatturato del Gruppo Cto per l’anno 2002/2003 è stato di circa 73 milioni di euro contro i 69 del 2001/2002).
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