No Result
View All Result
Oggi è toccato al quotidiano Il Giornale. Ma in passato ad attaccare le leggi antipirateria, in particolare quelle dei “Three strikes” sono stati in molti: siti Internet, riviste, opinionisti. Oggi il quotidiano milanese riporta un articolo che parte dalla prima pagina e titola “Francia, ha vinto Internet, fallita legge contro i pirati”. Ci si aspetta dopo un titolo così forte un resoconto dettagliato del sedicente fallimento della legge Hadopi. Non certo una lunga teoria di osservazioni non suffragate dai fatti, citazioni (come sempre orwelliane) e addirittura bibliche, riferimenti perfino all’equo compenso (definito erroneamente tassa ed erroneamente solo italiana). Già in passato l’esercito dei detrattori dell’antipirateria aveva preso acriticamente e per oro colato lo studio di tre ricercatori dell’Università di Rennes (fatto su un campione di 2000 persone rappresentativi della popolazione bretone… ) che sosteneva in modo un po’ disinvolto che la pirateria era cresciuta. Risultato ovviamente titoli del tipo “La pirateria aumenta con l’Hadopi”. Invitiamo tutti, anche gli scienziati della Rete che in questi casi aumentano esponenzialmente, di attendere che le notifiche per la disconnessione siano effettivamente inviate ai “pirati” francesi: succederà dal mese di settembre. Questo sì – il grande ritardo con il quale entra nel vivo una legge di questa importanza – va sottolineato come fatto negativo. E questo ci aspettavamo fosse rimarcato nell’articolo in questione. Ma peraltro tutti (o meglio tutti coloro che hanno la voglia di informarsi) sanno delle vicissitudini che ha dovuto passare la legge Hadopi per arrivare a essere uno strumento legislativo. Ecco perché in questi articoli non si danno mai i dati. Ma i numeri, quelli un po’ sì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
In caso di citazione si prega di citare e linkare www.e-duesse.it
No Result
View All Result
