IMPRENDITORI 2.0

Lo scenario competitivo attuale della Prima Infanzia in Italia, caratterizzato da contrazione economica, decremento demografico, nuovi modelli di consumo e da un consumatore sempre più informato, attento e selettivo, richiede ai retailer del comparto, che non possono più aspettare che sia il cliente ad entrare in negozio, di attuare nuove strategie capaci di aumentare la pedonabilità e la fidelizzazione all’insegna. Come emerge dall’inchiesta pubblicata su questo numero, le strade sono molteplici: dal classico servizio di liste nascita all’organizzazione di eventi in store. Ma non solo. Sul fronte dell’offerta prendono sempre più piede i servizi di noleggio di prodotti come tiralatte e bilance pesa bambino, ma anche l’inserimento di merceologie parallele, come alimentazione, l’igiene e i pannolini. Come dimostrano, inoltre, le case history dei negozianti intervistati, l’attenzione va rivolta anche al rendere la shopping experience sempre più coinvolgente, curando non solo le vetrine, ma anche il layout del punto vendita. Ne è un esempio La Culla di Bergamo che ha appena riprogettato il proprio store per adattarlo al nuovo consumatore 2.0, inserendo aree gioco e relax per genitori e bambini, razionalizzando l’esposizione e inserendo un totem digitale per creare un flusso ininterotto di informazioni tra il negozio fisico e virtuale. L’evoluzione del mercato richiede, però, agli imprenditori della Prima Infanzia una capacità di aprirsi ai nuovi orizzonti di business: come hanno fatto i titolari di Paolo Spotti, storica insegna di Cremona, che hanno inserito con soddisfazione il comparto delle Camerette Junior, proponendo pacchetti “chiavi in mano” ai genitori. Un esempio di quanto la personalizzazione sia importante per i clienti moderni è, infine, rappresentata da La Casa del Bèbè di Napoli, a cui dedichiamo la cover story di questo mese: come ci racconta, infatti, il titolare Guglielmo Marra punto di forza dell’insegna è proprio la capacità di creare un “progetto bambino”, offrendo una vendita emozionale e declinata sulla singola esigenza del consumatore.
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