Meno indipendenti ma più competitivi

Il trade specializzato indipendente non si sta affatto estinguendo ma, al contrario, si sta velocemente trasformando per diventare una risorsa ancora più preziosa per il nostro settore. L’obiettivo è infatti quello di mantenere le proprie caratteristiche vincenti ma, allo stesso tempo, di poter contare su strutture distributive in grado di garantire tutta quella serie di plus indispensabili non solo per sopravvivere ma anche per ottenere profitto. Parliamo quindi di stock rotation, price protection, supporto marketing e una consulenza mirata nella pianificazione degli acquisti. Proprio in occasione dell’edizione di IDEF appena conclusa (di cui trovate un dettagliato report a pag. 30) sono stati annunciati ben 3 nuovi progetti a supporto del trade specializzato indipendente: DB-Line ha presentato Game People, Blue Media ha lanciato l’affiliazione InBlue mentre Pietro Vago, amministratore delegato di Cidiverte, ha rilanciato l’insegna Game Life che potrebbe rivelarsi (nulla è confermato ufficialmente) la chiave d’accesso per l’apertura di Game in Italia. Del resto esistono già sul nostro territorio realtà che hanno dimostrato le potenzialità di questi modelli di business. Basta citare l’insegna in franchise OpenGames, prossima a raggiungere i 100 negozi entro Natale, oppure il progetto 007 Point di Games Bond, che prevede, oltre alla gestione degli affiliati, anche l’apertura di punti vendita di proprietà. Esistono poi distributori come Sell-T, Area 4, New Wave e TecTrade che si stanno dimostrando in grado di valorizzare i canali distributivi in cui i publisher non prevedono di operare direttamente. Ora però chi desidera investire nella creazione di un network di punti vendita, alla luce delle numerose offerte disponibili e già avviate, dovrà differenziarsi dai competitor proponendo agli imprenditori idee innovative e commercialmente vantaggiose. Per farlo sarà necessario innanzitutto instaurare forti rapporti di partnership con i publisher, oltre a fornire un servizio “a prova di sottocosto” e soprattutto capace di garantire la disponibilità di quei prodotti che, nei periodi più caldi dell’anno, diventano ricercatissimi e matematicamente introvabili. La partita insomma è più che mai aperta e i prossimi sei mesi, vista la mole di novità in arrivo, saranno un banco di prova efficace per scoprire su quali insegne o progetti i negozianti faranno meglio a puntare per allargare il proprio business.
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