Confindustria Radio Tv lamenta ritardi sulla rottamazione delle frequenze

«L’avvio delle procedure di rottamazione delle frequenze interferenti con gli stati esteri confinanti è in notevole ritardo rispetto ai tempi previsti dalla legge. Ci auguriamo che ciò non dipenda anche da un ripensamento dei criteri di pianificazione delle frequenze da parte di Agcom». Lo ha dichiarato il Presidente dell’associazione Tv locali aderente a Confindustria Radio Televisioni, Maurizio Giunco, a proposito dell’attuazione della procedura di rilascio volontario di frequenze attribuite alle emittenti locali e considerate interferenti con gli stati esteri confinanti. Nel testo l’Autorità prevede la possibilità dell’eventuale assegnazione alle emittenti locali, tramite gara, di ulteriori risorse frequenziali, tenendo conto della possibilità di riuso della stessa frequenza in regioni adiacenti. Sottolinea Giunco che «in particolari aree territoriali quali quella della pianura padana, sussiste il consistente rischio di compromettere l’efficacia della pianificazione dell’Autorità» in quanto «l’utilizzo di una medesima frequenza in regioni attigue o comunque appartenenti allo stesso bacino territoriale è impraticabile su vaste aree, in assenza di una adeguata schermatura orografica».

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